06 Marzo 2019, 19:51
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PALERMO – “Tutto comincia con l’imposizione da Roma di eleggere segretario regionale del Partito Democratico siciliano Francantonio Genovese, mister 20 mila voti a Messina. Da quel momento in poi in Sicilia è successo di tutto, fino all’ultima inchiesta che ha riguardato Paolo Ruggirello”. Lo dichiara Pino Apprendi, del coordinamento regionale del Movimento “Centopassi” ed ex deputato regionale del Pd. “Bisognava ‘allargare’, ‘aprire’, ‘contaminarsi’ – ricorda Apprendi – e così e stato, il Pd si è contaminato con gente che non aveva nessuna storia in comune con i principi cari e sani, né con i Democratici di Sinistra né con la Margherita. Ovviamente non parlo dell’elettorato da conquistare, mi riferisco a capi popolo e capi bastone, specialisti in affari finanziati dalla pubblica amministrazione, formazione e energie rinnovabili, solo per citarne alcuni, che volevano salire sul carro del vincitore del momento sia in Sicilia che a Roma. Adesso – conclude – i buoi sono scappati dalla stalla e la stalla si è incendiata. Sta alla nuova classe dirigente selezionare i rapporti con chi nel territorio è punto di riferimento, evitando di lasciarsi prendere la mano da facili entusiasmi”.
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06 Marzo 2019, 19:51