16 Gennaio 2024, 13:07
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PALERMO – Portare nei territori una coalizione alternativa al centrodestra che si è già creata nei corridoi e nell’aula dell’Assemblea regionale siciliana. Il gruppo parlamentare del Partito democratico tira le somme dopo la battaglia sulla Finanziaria e guarda alla costruzione dell’alternativa al governo Schifani. “I fatti accaduti durante l’approvazione della manovra hanno evidenziato le carenze e le fragilità del governo – ha affermato il capogruppo dem a Sala d’Ercole, Michele Catanzaro, in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni -, di contro è emerso un ruolo propositivo e unitario delle forze d’opposizione”.
I deputati dem guardano quindi all’intesa stretta nelle ore della Finanziaria con Movimento cinque stelle e Sud chiama nord. Un passo avanti considerevole dopo la frattura che si era creata, invece, con l’approvazione del Collegato che ha anticipato la manovra e le polemiche sul selfie in commissione Bilancio di alcuni esponenti d’opposizione con l’assessore all’Economia Marco Falcone e altri esponenti della maggioranza. Acqua passata, ora il Pd, i Cinquestelle e gli uomini di De Luca si muovono in coordinato. Resta da capire come portare all’esterno il ritrovato feeling: “In Parlamento continueremo su questa scia – ha assicurato Catanzaro -ma bisogna far valere questa intesa aumentandone il peso specifico trasmettendola ai territori”. Un compito che, secondo Catanzaro e gli altri deputati dem presenti in sala stampa, “spetta al partito regionale in sintonia con il gruppo parlamentare”. Un messaggio chiaro al segretario regionale Anthony Barbagallo.
Catanzaro ha fatto suonare il campanello d’allarme in casa Partito democratico: “Non si commetta lo stesso errore delle ultime elezioni regionali, quando alle urne questo fronte si presentò diviso”. Sulla stessa linea il deputato ragusano Nello Dipasquale: “Alle scorse elezioni eravamo divisi ma l’arroganza di Schifani e del suo governo ci ha avvicinati cementando il rapporto tra Pd, M5s e Sud chiama nord – ha ricordato -, ora siamo una coalizione unita”.
“Al di là degli slogan, il governo Schifani non ha prodotto nulla di quello che aveva ipotizzato – ha ripreso Catanzaro con accanto anche Mario Giambona, Ersilia Saverino, Valentina Chinnici, Fabio Venezia, Tiziano Spada e Dario Safina -. Il governatore era venuto all’Ars dicendo che era parlamentarista ma in Assemblea non l’abbiamo visto neppure nelle ultime ore della Finanziaria. Il bilancio di questo primo anno non può che essere negativo per il governo e le aspettative non sono buone considerato che questo esecutivo sta andando avanti solo per slogan elettorali, perché si accinge a entrare nella campagna elettorale per le europee con diversi assessori candidati”
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16 Gennaio 2024, 13:07