Verso il congresso provinciale | Rubino: “Sogno un Pd unito”

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18 Ottobre 2013, 12:58

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PALERMO – “Lavoro per un partito che, a tutti i livelli, smetta di dividersi e dedichi le proprie energie al territorio”. Antonio Rubino, responsabile organizzativo del Partito democratico di Palermo, presenta così la sua candidatura a segretario provinciale del Pd del capoluogo per l’area RifayPd e Nuovo Corso Pd.

“Saremo disponibili – dice – ad aiutare la città, per farla crescere come merita, ma sia chiaro: nessuno ha il copyright su “Palermo”. Il nostro vuole essere un sostegno alla città, mentre c’e’ un sindaco che continua a comportarsi come un “uomo solo al comando”, e giudica “lesa maestà” se qualcuno fa notare che i palermitani non vedono grandi differenze fra la città di oggi e quella dell’ex sindaco Diego Cammarata”.

Una politica “fatta di confronto, radicamento nei territori e in mezzo ai cittadini, nei Comuni: il web non basta – dice Rubino – e la mia candidatura nasce all’interno di un partito che conosco e nel quale sono conosciuto”.

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Una candidatura in continuità con quella di Enzo Di Girolamo, l’attuale segretario provinciale, che Rubino ha ringraziato “per l’impegno e l’energia messa a disposizione anche in fasi difficili”. La partita si giocherà nei congressi provinciali, che si terranno fino a sabato 26 ottobre nei diversi circoli dell città e della provincia. Domenica 27 ottobre ci sarà il congresso provinciale. A Palermo, Rubino sfiderà Carmelo Miceli, candidato dei renziani e sostenuto anche da lettiani, dal segretario regionale Giuseppe Lupo e dal presidente della Regione Rosario Crocetta.

A proposito del suo “sfidante”, Rubino ha annunciato un ricorso alla commissione nazionale di garanzia contro la candidatura di Miceli. L’altro aspirante alla segreteria provinciale, infatti, si sarebbe dimesso dalla Commissione provinciale di garanzia del Pd lo stesso giorno della presentazione della candidatura. Il comma 4 dell’articolo 39 dello statuto nazionale del Pd prevede che ai componenti delle commissioni di garanzia “é fatto divieto di presentare la propria candidatura per qualunque carica interna al partito nonché di sottoscrivere la candidatura di terzi per i medesimi incarichi. Nel caso di violazione della disposizione, il componente della commissione si intende decaduto e la candidatura presentata non può essere ammessa”. Ma dal comitato che sostiene la candidatura di Miceli era arrivata già una smentita alla presunta incandiabilità: “E’ tutto in ordine”.

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18 Ottobre 2013, 12:58

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