Dalle ore 2:43 del 20 Febbraio 2013, i Piani del Pollino, località posta a 1777 metri s.l.m. nel parco omonimo, conquistano di diritto la palma di luogo monitorato più freddo del Sud Italia. Quella notte, la stazione di rilevamento installata dall’associazione MeteoWeb, in collaborazione con l’associazione onlus MeteoBasilicata, ha raggiunto una temperatura minima di -30.8°C, battendo il record di Piano Ruggio dello scorso Gennaio 2010 (-29.4°C). Queste ghiacciaie a cielo aperto, che in taluni casi ospitano strade, sentieri e rifugi, presentano particolari raffreddamenti dovuti all’inversione termica notturna, quando il cielo sereno e la calma di vento consentono una vistosa perdita di calore da parte del suolo carsico.
Nel pomeriggio del 19 Febbraio, la località ha misurato una temperatura massima di -2.9°C. Alle 18:00 il valore termico era indicato a -8.4°C, quando leggeri disturbi ne hanno rallentato il raffreddamento. Il vero crollo termico si è verificato dalle 18:50 circa, fino alle 23:43, quando il datalogger si è fermato ad un valore di -30.3°C. Nell’arco di 60 minuti nuovi disturbi hanno causato una risalita di circa 3°C, seguiti da un nuovo calo sino alle 3:13, quando si è raggiunto il record (-30.8°C). Successivamente, probabili folate di vento o nuvolosità in transito, hanno causato il rimescolamento dei bassi strati, determinando un fortissimo rialzo termico valutabile in 24.3°C in 70 minuti. Da quel momento, sino all’alba, il luogo ha “fabbricato” un nuovo crollo termico, raggiungendo una temperatura di -19.8°C alle 6:53, per risalire definitivamente sopra lo zero al sorgere del Sole.
Questi sbalzi termici così evidenti e frequenti, oltre ai picchi termici raggiungibili, rappresentano la caratteristica principale delle doline soggette a questi forti raffreddamenti radiativi. Fattori che in condizioni di cielo coperto, di maltempo o in presenza di giornate ventilate non si presentano. Tra i fattori che possono condizionare i raffreddamenti, tra gli altri, esistono anche le tracimazioni del lago di aria gelida di una dolina sovrastante, ma per una dettagliata analisi vi riportiamo a quest’articolo. L’umidità relativa iniziale rilevata al momento della temperatura massima, i disturbi provocati al raffreddamento radiativo, i valori osservati dai radiosondaggi, oltre all’orario in cui il dato finale è stato raggiunto, fanno ipotizzare a un potenziale ben più elevato, che già nel corso di quella notte avrebbe potuto manifestarsi. Del resto, la stazione è operativa soltanto dall’autunno del 2011, e i valori raggiunti in questo breve lasso di tempo, in relazione alla latitudine, non possono non incoronare i Piani del Pollino come il luogo più freddo del Sud Italia.
DA METEOWEB