PALERMO – Il Piano giovani è partito oggi con il via alle “candidature” per il primo degli avvisi previsti dal programma da cento milioni di euro dell’assessorato all’Istruzione a Formazione professionale. Un piano per favorire l’occupazione giovanile, e infatti proprio il primo bando prevede tirocini di sei mesi in azienda per 2.000 giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni, retribuiti 500 euro al mese, con la possibilità inoltre di firmare un contratto a tempo indeterminato alla fine del periodo stabilito.
E’ partito oggi ma si è già chiuso. E i primi nodi sono venuti immediatamente al pettine. Perché per entrare a far parte dell’elenco di persone che verranno poi chiamate dalle aziende per i tirocini, i candidati devono registrarsi oggi sul sito www.pianogiovanisicilia.com, e per farlo servono dei requisiti. Tra questi, i due che hanno scatenato il caos sono la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (un documento per chi è disoccupato o inoccupato da almeno sei mesi) e il “Patto di servizio”, un accordo che la persona in cerca di lavoro sottoscrive con il Centro per l’impiego e in cui si mette nero su bianco il percorso attraverso il quale si vuole trovare lavoro.
In mancanza di questi requisiti la pena sarà l’esclusione dagli elenchi. Ed è per questo che da stamattina i Centri per l’impiego sono presi d’assalto. Da un lato, come raccontano le centinaia di persone che dall’alba si sono messe in fila per chiedere i certificati, “nell’avviso non era messa bene in evidenza la necessità di avere questi documenti”, dall’altro – aggiunge qualcun altro – “chi invece era al corrente di tutto il necessario per fare domanda è venuto a fare richiesta per i certificati già nelle scorse settimane, ma il personale dei centri non era preparato e confondeva il Piano giovani con Garanzia giovani”.
Alle dieci di di stamattina c’è stato il via alle domande, ma già nel corso di poche ore il sito è andato in tilt un paio di volte. A ora di pranzo, gli 800 posti disponibili per questo mese erano già esauriti. Tutto mentre dall’assessorato arrivavano voci tranquillizzanti: “I requisiti sono stati scritti nell’avviso sin dal primo momento – avevano i componenti dello staff dell’assessore Nelli Scilabra – e contestualmente pubblicati sul sito già dal momento della pubblicazione del bando, avvenuta venti giorni fa. I bandi vanno letti bene, ma per tranquillizzare chi vuole fare domanda possiamo dire che c’è tutto il tempo per ottenere il necessario e registrarsi”.
Tempo che, a questo punto, sarà inutile. Perché a pochissime ore dall’apertura delle procedure di registrazione, sono già state raggiunte le 800 domande che si possono fare ogni mese. I duemila posti disponibili per i tirocini, infatti, potranno essere riempiti con finestre mensili che consentiranno l’accesso al bando ad un massimo di 800 persone. Questo per evitare – spiegano da Italia Lavoro – l’accalcarsi di domande tutte al primo giorno di avvio dell’avviso. Ma sono bastate poche ore perché le prime 800 posizioni venissero riempite tutte dai più veloci a cliccare che avevano già i requisiti al completo. Chi è rimasto fuori, potrà tentare il mese prossimo.
Nel frattempo, le statistiche parlano chiaro: in mezza giornata gli iscritti al portale (che però non hanno potuto interagire con le aziende perché oltre le 800 posizioni disponibili) sono stati 14.000. Diecimila, invece, le aziende che si sono messe a disposizione per offrire i tirocini. E tra di loro, aziende e candidati si sono scambiati oltre 25.000 interazioni: visualizzazioni di curriculum, messaggi. Adesso partirà la verifica di tutti i requisiti di ammissibilità. E chi non è arrivato a candidarsi si sta già allenando per essere il più veloce il mese prossimo.