06 Luglio 2013, 08:05
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PALERMO – Piazza San Domenico si prepara al Festino di Santa Rosalia e lo fa in grande stile, anche se non mancano le polemiche di commercianti e residenti. In vista dei festeggiamenti in onore della Santuzza, infatti, da giovedì e fino al 15 luglio tutta la piazza sarà pedonalizzata: niente automobili, quindi, né posteggiatori abusivi. Al loro posto, almeno per dieci giorni, un giardino metropolitano con tanto di erba vera e una ventina di panche riciclate (per circa un centinaio di posti), oltre ad alcune essenze ricercate e installazioni artistiche di scultori palermitani, con inaugurazione domani sera alle 20 seguita da un concerto.
Ma l’iniziativa ha fatto storcere il naso ad alcuni commercianti e residenti. “Le attività economiche della piazza sono già in agonia per la forte crisi e per le continue penalizzazioni che ricevono a seguito di scioperi, manifestazioni, targhe alterne e mancanza di posteggi – dicono il vicepresidente della Prima circoscrizione Ottavio Zacco e il consigliere Marco Marceca – l’ordinanza di chiusura rischia di dargli il colpo di grazia”. Ma a creare tanta agitazione è soprattutto il timore che, dopo il 15 luglio, la pedonalizzazione possa diventare definitiva. “La circoscrizione non è nemmeno stata coinvolta – continuano Zacco e Marceca – seppur il provvedimento rivoluzioni il traffico di tutta la zona. E l’assessore Agata Bazzi ha più volte ribadito di non voler interloquire con noi. Chiediamo un incontro urgente al sindaco e al consiglio comunale”. “Si tratta di una iniziativa temporanea – assicura il presidente della commissione Attività produttive, Paolo Caracausi – l’impegno dell’amministrazione è di non procedere a pedonalizzazioni senza prima aver approvato il Piano urbano del traffico. E comunque vanno coinvolti i cittadini, i commercianti e le circoscrizioni. Il Put speriamo di approvarlo per settembre”.
Al netto delle polemiche, però, la pedonalizzazione, anche se temporanea, è già partita con la chiusura della via Giovanni Meli e l’inversione del senso di marcia in via Valverde. ”Nella festa – dice Sandro Tranchina, direttore artistico del Festino – sperimentiamo la città come vorremmo che fosse. Questo enunciato di Lorenzo il Magnifico, senz’altro inventore del concetto moderno di città – è un dogma per chi, come noi, esercita tutto l’anno il mestiere della festa. Per questo vorremmo approfittare dell’occasione festiva per proporre una visione diversa e futura della città, orientata al rispetto per l’ambiente, la riconquista della lentezza e del diritto a godere della bellezza che ci circonda”. Nella piazza faranno capolino tre sculture di Domenico Pellegrino. L’artista della Vucciria, affascinato dalla leggenda del suo quartiere, propone Tulong, il coccodrillo della Vucciria, una scultura che ricorda per forma il mitico coccodrillo di via Argenteria. Simbolo di forza e di nobiltà, Tulong, è la riproposizione contemporanea e multi-culturale di un mito dell’antichità, fortemente radicato nella storia e nella memoria del Mercato della Vuccirìa di Palermo. “Il Tulong – dichiara l’artista Domenico Pellegrino – non è solo una scultura ma è un progetto di marketing territoriale, che utilizza l’arte contemporanea come mezzo e strumento per la riqualificazione del territorio cittadino”. Pellegrino punta ad un elemento visivo riconoscibile, un nuovo simbolo. Il progetto è ambizioso: emozionare attraverso l’arte contemporanea, rendere riconosciuto e riconoscibile un nuovo elemento, un simbolo della riqualificazione urbana di un quartiere. Piazza San Domenico si trasformerà per sei sere in uno spazio da concerti. E’ il programma “Note per domani”. Il primo gruppo in scena è No Hay Problema, alle 21.30.
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06 Luglio 2013, 08:05