Strade e la chiesa don Puglisi | Costa Sud, il Piano di Orlando

di

04 Ottobre 2013, 06:15

3 min di lettura

PALERMO – Un piano da quasi 350 milioni di euro che comprende anche il tram e servirà a rifare il volto della Costa Sud di Palermo, con cantieri pronti a partire tra marzo e giugno 2014 e con chiusura prevista per settembre 2015: eccolo il progetto della giunta Orlando, che Palazzo delle Aquile presenterà al ministero delle Infrastrutture nell’ambito del Piano delle città. Per ora, ovviamente, è solo un progetto che dovrà passare al vaglio dei tecnici romani prima di poter accedere ai finanziamenti statali (circa 14 milioni), ma questa volta Piazza Pretoria non vuole farsi trovare impreparata.

A gennaio, infatti, Palermo non partecipò a questa sorta di bando perché non aveva preparato per tempo i progetti esecutivi: uno smacco per la quinta città d’Italia, che questa volta ha deciso di non farsi scappare l’occasione, anche se in extremis. Questo bando, infatti, scadrà sabato 5, poi toccherà al governo dare o meno il via libera.

Il progetto prevede la creazione di stalli per i pullman da destinare ai turisti che visiteranno il Castello e il Parco di Maredolce (non inseriti per il degrado della zona nella candidatura all’Unesco), con relativo abbattimento degli edifici bassi che ne oscurano la visuale e la creazione di una nuova piazza; aree pedonali in via Conte Federico; la riqualificazione dell’area di San Giovanni dei Lebbrosi, con l’asse di via Cappello e il tratto di via Messina Marine fino all’ex Deposito delle Locomotive (che diventerà l’Ecomuseo del mare), oltre all’asse di via Giafar–via Diaz dal Castello di Maredolce a via Portella della Ginestra. E ancora il nuovo complesso parrocchiale “Beato Giuseppe Puglisi”, con tanto di campi sportivi e aule (i cui costi sono a carico della Cei), e la linea 1 del tram (5,4 chilometri da Roccella alla Stazione centrale, di cui 3,6 già realizzati fino all’incrocio tra via Amedeo d’Aosta e corso dei Mille, con apertura prevista per giugno 2014). Previsto anche un Piano sociale strategico.

Articoli Correlati

Gli interventi riguardano il quadrilatero compreso tra la linea di costa, via Giafar, via Oreto e il fiume Oreto in una circoscrizione, la Seconda, di certo non facile: “un mix caotico di palazzoni di edilizia privata, popolare e di cooperazione”, come si legge nel piano, al confine con Ficarazzi e Villabate e che conta 74mila abitanti. Ma ci sono anche la zona industriale di Brancaccio, i resti di quella che fu la Conca d’oro e le sorgenti di San Ciro e di Acqua dei Corsari. E proprio Brancaccio è (come scrive il Comune) considerata “la zona a più alta densità mafiosa della città”. Una zona che però Palazzo delle Aquile vuole riscattare grazie alle risorse naturali e architettoniche come la chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi, il Castello di Maredolce e l’ex Deposito delle Locomotive. Il progetto coinvolte, oltre al Comune e all’Amat, anche la Curia per la nuova chiesa di don Pino Puglisi e l’Università per la stesura del progetto.

Il Piano delle città verrà finanziato con fondi europei e ha già dato i suoi risultati: basti pensare che al bando del 2012 hanno partecipato comuni come Bari, Bologna, Catania, Eboli, Firenze, Genova, Matera, Milano, Napoli, Potenza, Roma, Torino e Venezia per parchi, illuminazione pubblica, case popolari, waterfront e parcheggi per un totale di oltre quattro miliardi di euro.

 

Pubblicato il

04 Ottobre 2013, 06:15

Condividi sui social