ALPE D’HUEZ – Il capitolo finale vede un francese trionfare sulla sommità simbolo del Tour de France, l’Alpe d’Huez. Thibaut Pinot, corridore della FDJ-BigMat, è il primo a tagliare il traguardo della 20^ tappa della Grande Boucle targata 2015 che domani, con la passerella a Parigi, chiude la sua 102^ edizione. Sugli Champs Elysees sarà Chris Froome ha sfilare in giallo. Il britannico del team Sky infatti, nonostante i continui attacchi del suo diretto avversario Nairo Quintana sulla vetta più insidiosa dell’intera competizione, ha resistito bene anche grazie all’aiuto del compagno di squadra Richie Porte chiudendo a meno di un minuto dal colombiano.
La tappa si decide dunque negli ultimi 10 km con Pinot, scattato quando ancora di km ne mancavano più di 50 al termine, che stacca Hejsedal e sostenuto dal pubblico di casa si lancia verso il successo in mezzo a due ali di folla, le stesse che poco dopo abbracciano il tentativo di rimonta di Quintana. Il folletto della Movistar, liberatori della marcatura di Froome e di tutti gli altri avversari ha cercato la vittoria di tappa senza però riuscire mai a ricucire su Pinot. Alla fine per il colombiano, secondo in classifica generale e anche ieri nella tappa vinta da Vincenzo Nibali, arriva ancora una seconda piazza con la promessa di riprovare l’anno prossimo a vestire quella maglia gialla.
Sul terzo gradino del podio non salirà invece il siciliano Vincenzo Nibali ma Alejandro Valverde, compagno spagnolo di Quintana alla Movistar. Il campione iberico ha infatti approfittato di un inconveniente tecnico occorso al messinese proprio all’attacco dell’Alpe d’Huez (una foratura, ndr) che ha costretto Nibali a perdere contatto sin da subito col gruppetto dei migliori. Il campione d’Italia dell’Astana si è comunque distinto per un ottimo approccio alla salita recuperando su gran parte dei corridori che si andavano staccando da Froome e Quintana. Per lo ‘squalo’, quarto nella classifica generale, resta il rammarico per quello che sarebbe potuto essere e non è stato ma, allo stesso tempo, l’orgoglio per aver raddrizzato un Tour che dopo la prima settimana sembrava davvero disastroso. L’augurio degli sportivi italiani è quello di rivedere provarci il campione del 2014 nell’edizione 2016.