Pioggia di soldi a enti e associazioni

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03 Maggio 2010, 11:45

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Chi dorme non piglia pesci, chi sta sveglio invece distribuisce finanziamenti a pioggia. Nella lunga notte della finanziaria, difatti, all’Ars è stato approvato l’allegato I, nel quale sono stati previsti i contributi da dare a varie associazioni, centri culturali e onlus. Il documento, che in passato aveva il nome di tabella H, ha il costo di 53 milioni e 951 mila euro con 120 voci di spesa. Era stato annunciato un taglio notevole dei fondi rispetto ai 60 milioni di euro versati lo scorso anno, ma la diminuzione della spesa non è stata così consistente come si pensava.
A beneficiare maggiormente della manovra finanziaria è l’Associazione Allevatori, che ottiene 4,7 milioni euro. Soldi anche per l’Unione Italiana Ciechi con uno stanziamento di 2,5 milioni di euro, per il Coppem (Comitato Permanente Partenariato Euromeditarraneo), che si aggiudica poco più di un milione di euro, e per l’Ente Nazionale Sordomuti, che avrà a disposizione un milione di euro. Lauti compensi anche per la Targa Florio, che riceve 193mila, più del doppio dei fondi ricevuti lo scorso anno. Centri culturali come l’Officina di Studi Medievali, la Fondazione Buttitta, la Fondazione Sciascia, la Fondazione Federico II, incrementano il loro budget, ricevendo più finanziamenti di quanto preventivato. Contributi a pioggia anche per diversi centri studi antimafia (su tutti il Centro Studi Pio La Torre), che ottengono circa 600mila euro, sebbene ne fossero previsti 470 mila. Ottengono fondi anche il Centro d’accoglienza Padre Nostro che riceve circa 700mila euro, così come numerose associazioni di volontariato e assistenza (il Telefono Azzurro, Missione Speranza, Telefono Arcobaleno, Fondazione Banco Alimentare Onlus, etc.).
L’Allegato 1 miete però anche vittime eccellenti: non sono state incluse nelle voci di spesa le associazioni in difesa dei diritti umani come Amnesty International, Meter, che non ricevono i 220mila euro preventivati, e alcune associazioni di volontariato. Brutte notizie anche per il Centro Studi Ettore Majorana (nessun fondo a monte dei 332mila euro richiesti in prima battuta) e l’accademia dell’Eurthomas International, restata a secco (partiva da 616mila euro). Nessun contributo nemmeno per diversi consorzi di agrigoltori e per il Ciem ( da 446mila euro a zero).

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03 Maggio 2010, 11:45

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