Pista ciclabile, fondi distratti |dalla manutenzione di corsia Brt - Live Sicilia

Pista ciclabile, fondi distratti |dalla manutenzione di corsia Brt

Catania bene Comune interviene sui costi per la realizzazione della pista, lievitati a pochi giorni dalla consegna.

la denuncia
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CATANIA – Il 15 aprile dovrebbero terminare i lavori per le piste ciclabili del Lungomare e di collegamento con la playa. I lavori, oggetto del medesimo appalto denominato “lavori di realizzazione di una pista ciclabile nel lungomare di Catania da piazza Europa a viale Ulisse e tra viale Kennedy e ingresso Porto di Catania” , sono iniziati lo scorso febbraio e sarebbero dovuti costare al Comune 168 mila euro.  Il progetto, frutto delle battaglie delle associazioni di ciclisti e che si battono per una mobilità sostenibile, ispirato a una tesi di laurea, prevedeva una pista ciclabile che avrebbe dovuto collegare piazza Europa alla circonvallazione e un’altra pista che avrebbe dovuto collegare il porto con il viale Kennedy.

A meno di 10 giorni dalla conclusione dei lavori, nonostante fosse prevista nell’appalto, nonostante lo stanziamento di risorse, nonostante la firma di un contratto e di un cronoprogramma, non vi è alcuna traccia dei lavori per la realizzazione del tratto di pista ciclabile dal porto al viale Kennedy. Spediti invece sono andati i lavori sul Lungomare fino a quando, come reso noto da Sudpress, il 4 aprile, la Direzione Mobilità e Ufficio Traffico Urbano, senza alcuna esplicita delibera di indirizzo politico, ha decretato che il progetto delle piste ciclabili approvato e in fase di realizzazione non assicura abbastanza sicurezza, che la ditta incaricata non è in grado di adeguare la segnaletica orizzontale, che occorre rivedere il sistema di cordoli di protezione e “Che – si legge nel provvedimento – sembra opportuno, per accelerare al massimo la realizzazione dell’opera, provvedere ad affidare a terzi degli interventi non previsti nel sopra richiamato progetto, quali segnaletica orizzontale e verticale, apposizione di occhi di gatto, spostamento degli esistenti barriere in cemento, di lanterna semaforica e quant’altro, sottolineando che l’Amm.ne con mezzi propri non è in grado di fare fronte ai necessari interventi”.

Insomma una nuova gara d’appalto per correggere le presunte carenze del progetto iniziale e ancora tanti mesi di attesa prima della conclusione, a regola d’arte, dei lavori. Altro che “fine lavori: 15 aprile”. Ma c’è di più. Lo stanziamento di risorse per correggere il progetto della pista ciclabile, previsto dalla Direzione Mobilità e Ufficio Traffico Urbano, destinato esclusivamente all’area del Lungomare (della Playa se ne sono totalmente dimenticati) ammonta a 300 mila euro: quasi il doppio dell’intero costo del progetto per Lungomare e Playa, aggiudicato per 168 mila euro. Un’assurdità! 

E da dove vengono questi 300 mila euro? Le risorse sono attinte dalle somme predisposte nel Provvedimento n.08/484 del 22 dicembre 2014. Escluse le somme già stanziate per il primo appalto delle piste ciclabili, i 300 mila euro saranno sottratti alla “manutenzione biennale della corsia preferenziale e degli impianti semaforici del BRT” o all’acquisto “di contatori e classificatori del traffico per la centrale della mobilità”. La sconcertante verità è che mentre il Comune affonda nei debiti, vittima della più terribile speculazione finanziaria. Mentre la crisi sociale e culturale ammorba la città, l’amministrazione Bianco non riesce a realizzare neanche una pista ciclabile: ne stralcia illegittimamente un pezzo, fa lievitare i costi dell’altro pezzo.

 


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