Pistole e passamontagna: 13 in azione per il colpo alla gioielleria

Pistole e passamontagna: 13 in azione per il colpo alla gioielleria

Tutti i retroscena dell'eclatante assalto in pieno centro

AGIRA (ENNA) – Tredici persone armate fino ai denti e con il volto coperto da passamontagna. Un commando che ha bloccato le vie di accesso e di uscita della piazza principale di un centro di 8 mila abitanti alle 2,30 di notte. Hanno minacciato di morte i dipendenti di un locale vicino, che a quell’ora erano impegnati nelle pulizie.

Avevano studiato i dettagli e sono andati a colpo sicuro i ladri che hanno svaligiato la gioielleria Pagano di piazza Garibaldi. Hanno rubato i gioielli e si sono impossessati pure di una cassaforte, che evidentemente sapevano dove trovare. Un dato che conferma la presenza di almeno un basista del posto.

I basisti

Qualcuno, molto vicino ai componenti del commando, deve anche essere entrato nei giorni o nelle settimane precedenti in gioielleria, forse con la scusa di comprare qualcosa. Sono alcuni dei retroscena del furto con spaccata di ieri.

Il resto è cronaca alla quale si è quasi abituati. Nello specifico, i ladri guidano in centro di notte due camion rubati, portano un escavatore in piazza, lo usano per scavare un muro, poi minacciano di morte una mezza dozzina di persone, fanno un rumore e un chiasso enormi. Eppure al numero unico d’emergenza non arriva alcuna chiamata.

La chiamata al 112

Ad avvertire i carabinieri della stazione di Agira, giunti sul posto assieme agli agenti del commissariato di polizia di Leonforte, sono stati i proprietari.

Appena hanno compreso cosa stava succedendo, hanno immediatamente chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Purtroppo era già tardi. Perché il tempo trascorso, da quando in piazza è giunto il primo camion fino alla fuga dei malviventi, è di solo 9 minuti. Erano, evidentemente, dei professionisti.

Le fasi convulse del colpo e le minacce

Mentre i due autisti dei camion rubati si occupavano di posizionare i mezzi nella strada per evitare il rischio di imbattersi in un’auto delle forze dell’ordine, altri hanno perlustrato la zona. E non appena l’“addetto all’escavatore” si è messo in moto, altri ancora hanno puntato la pistola verso i testimoni.

A volto coperto hanno intimato a tutti di stare fermi: “Non vi muovete o spariamo”. Il terrore.

I posti di blocco e le parole del sindaco

Immediatamente dopo, polizia e carabinieri hanno messo in moto un dispositivo di sicurezza, posti di blocco lungo le strade e verso tutte le vie di fuga da Agira, ma è stato inutile. Un colpo durato pochi minuti, si diceva, ma che ha lasciato un segno profondissimo nella comunità di Agira.

 “Esprimo solidarietà alla famiglia Pagano per il gravissimo furto subito, con modalità che destano preoccupazione e sgomento”, ha scritto su Facebook la sindaca Maria Greco, che ha espresso solidarietà anche ai titolari dei mezzi rubati. “Auspico – ha concluso – che i responsabili vengano presto assicurati alla giustizia”.

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