PALERMO – La piscina comunale di Palermo torna sotto la lente d’ingrandimento di Sala delle Lapidi, che già in passato si era occupata di un impianto che ne ha viste di tutti i colori fra proteste sui disservizi da parte dei suoi frequentatori, sgomberi causati dalle infiltrazioni d’acqua e un rapporto sempre difficile fra utenti comuni e iscritti alle società sportive. Stavolta a suscitare polemiche sono le carenze di personale e la distribuzione degli straordinari tra i tecnici specializzati e gli assistenti bagnanti.
Il Comune sta cercando di ovviare ai problemi strutturali attraverso l’inserimento nel piano annuale delle opere pubbliche di un intervento di manutenzione straordinaria per 110 mila euro e di un altro sugli impianti tecnologici per ulteriori 110 mila euro. Ma per il consigliere comunale Giuseppe Milazzo bisogna agire ancora più drasticamente, e in fretta: “La piscina comunale sta cadendo a pezzi – dice –. I servizi igienici non vengono garantiti con regolarità e i tecnici minacciano di non coprire i servizi basilari senza lo straordinario. Inoltre bisognerebbe abbassare il biglietto da 1,50 a 1,35 euro”.
“In piscina ci sono tanti problemi – attacca Claudio Castronovo, consigliere della sesta circoscrizione e dirigente di una della società sportive –. A parte le questioni di organizzazione del personale che spesso ci hanno costretto ad anticipare l’orario di chiusura, la struttura è carente, sono rispuntate le infiltrazioni d’acqua e c’è bisogno subito di una manutenzione. Basta con i rattoppi che non risolvono niente”. La convivenza tra cittadini e tesserati, invece, non sarebbe più un problema: “Da questo punto di vista le cose sono migliorate. Ormai i tesserati rappresentano il 90% dei nuotatori”.
La situazione della piscina comunale, ma non solo, è stata l’oggetto di una seduta della commissione consiliare allo Sport, presieduta da Fausto Torta, che ha convocato in audizione la dirigente del Servizio Sport e Gestione Impianti, Fernanda Ferreri. Ancora una volta si è affrontata la questione dell’insufficienza del personale, che fa sì che i sei assistenti bagnanti e i tecnici specializzati siano costretti a lunghe ore di straordinario fuori programma per garantire l’apertura dell’impianto e i servizi essenziali. Una situazione che ha indotto i dipendenti a minacciare lo sciopero.
“Le ore di straordinario degli assistenti bagnati e di alcuni tecnici – spiega il consigliere Torta – vengono fatte recuperare con il riposo compensativo, mentre con altri tecnici si ricorre ad un riconoscimento economico. Assistenti bagnanti e tecnici vorrebbero essere messi tutti sullo stesso piano ma in questo momento non è possibile: non ci sono le risorse per dare uno straordinario a tutti, non si può assumere nessuno per diminuire i carichi di lavoro perché lo vieta il patto di stabilità e non è possibile effettuare un turnover degli straordinari perché bisogna sempre garantire all’interno dell’impianto la presenza di entrambe le categorie di lavoratori, che hanno qualifiche diverse”.
Tema dell’audizione sono stati anche i prossimi interventi sui fatiscenti impianti sportivi palermitani alla luce della recente approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche: “Le manutenzioni del Diamante del baseball e della piscina comunale potrebbero essere realizzate come progetti del Coime. Il Diamante ha subito numerosi furti di cavi di rame e dobbiamo ultimare le verifiche per quantificare i danni, che potrebbero essere meno gravi di quanto preventivato in un primo tempo. In ogni caso si dovranno rifare gli impianti di illuminazione e riscaldamento”. E c’è una brutta notizia anche per un’altra struttura, seppur ancora tutta sulla carta: “Come commissione – afferma il consigliere – intendiamo verificare come mai l’amministrazione abbia trasferito alla piscina comunale il milione di euro stanziato tramite delibera esecutiva per realizzare la palestra di Borgo Nuovo”.