PALERMO – “Abbiamo appreso con stupore la decisione del ministro Giovannini di inserire nelle altre 44 opere da commissariare anche il ponte Corleone di Palermo. E non comprendiamo come si posa gridare vittoria dopo 12 anni di ritardi, finanziamenti persi e slogan elettorali”.
Lo dicono in una nota congiunta i tre segretari generali di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Uil Tirrenica Messina Palermo Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo. “Su quest’opera – aggiungono i – per un decennio abbiamo assistito al valzer delle dichiarazioni da parte delle istituzioni cittadine e dalla politica, al giro di milioni di euro di finanziamenti stanziati per l’opera, per ultimo con il Patto per Palermo, senza che si facesse un passo in avanti sulla messa in sicurezza e sulla realizzazione delle due bretelle laterali, che avrebbero consentito l’attraversamento veloce e sicuro del ponte, per cittadini e lavoratori. Commissariare un’infrastruttura del genere dimostra in maniera inequivocabile il fallimento della macchina amministrativa e di chi ha governato questa città negli ultimi anni, compreso chi oggi grida vittoria su un percorso che sa molto di campanilismo, figlio di una campagna elettorale già iniziata”.
“Noi non siamo mai stati per il commissariamento delle opere ma anzi per il potenziamento e la riqualificazione delle stazioni appaltanti – proseguono Ceraulo, Danese e De Vardo -. A questo punto il sindacato unitario delle costruzioni annuncia che presto scenderà in piazza per chiedere al neo-commissario Matteo Castiglioni, dirigente Anas, garanzie e modalità con le quali si svilupperà l’opera, ma soprattutto chiediamo tempi certi. La nomina di un commissario non risolverà immediatamente il problema del traffico sulla circonvallazione. Intanto si aspetta il decreto speciale, poi si dovrà costituire lo staff tecnico e si attenderà il reperimento delle risorse. Gli interventi sul ponte Corleone avrebbero dovuto essere gestiti dall’ufficio tecnico del Comune di Palermo, come da anni chiediamo. Tema mai affrontato dalla maggioranza e dalle opposizioni. I tecnici del Comune avrebbero dovuto occuparsi della progettazione delle due bretelle laterali e della messa in sicurezza del ponte, cosa mai avvenuta. E ringraziamo quei pochi tecnici rimasti, che oggi cercano di arginare la carenza di professionisti. Uno degli aspetti positivi è sicuramente il coinvolgimento diretto, a questo punto, di Anas, già chiamata in causa precedentemente sull’ipotesi di un accordo col Comune proprio per il ponte Corleone”.