Pace fatta tra comune e Autorità portuale. O almeno così sembra. Si è svolta oggi, a Palermo, la seduta del comitato del porto che ha messo attorno a uno stesso tavolo i due enti che nelle scorse settimane hanno aspramente polemizzato per la titolarità dei porticcioli turistici e dei relativi finanziamenti.
Una querelle che riporta indietro nel tempo, addirittura agli anni Novanta, e che è tornata d’attualità con la revoca in autotutela del consiglio comunale dell’intesa al Piano regolatore del porto, approvato lo scorso novembre, sulla base di una decisione del Consiglio di Stato del 2005.
“Ho descritto tutti i passaggi di pianificazione, di programmazione, di progettazione, di realizzazione delle opere – ha detto il presidente dell’Autorità portuale, Nino Bevilacqua – con particolare riferimento a tutte le attività connesse allo sviluppo dei porti turistici all’interno dell’Autorità portuale. Tale analisi, riportata in modo oggettivo e senza alcuna considerazione di merito, è certamente una base importante di partenza per qualsiasi discussione che, in modo propositivo, sarà svolta nei prossimi giorni dall’Autorità portuale e dall’amministrazione comunale di Palermo”.
Mano tesa, insomma, di Bevilacqua nei confronti di Palazzo delle Aquile, rappresentato dall’assessore Cesare Lapiana. “E’ stata una riunione serena – ha detto Lapiana a Livesicilia – ci sono delle divergenze sulla perimetrazione, dobbiamo sederci attorno a un tavolo tecnico per capire, con i tecnici, se è possibile una nuova intesa. Non si può sempre litigare, del resto”.