“Prendi la racchetta| e gioca un colpo al razzismo”

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23 Novembre 2010, 12:45

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La Palermo multietnica si costruisce anche a partire da un doppio misto: è l’importante scommessa del Kalta Tennis club che, insieme al Coni Sicilia, lancia un progetto di integrazione destinato ad un gruppo pilota di dieci ragazzini extracomunitari. Il percorso offerto ai piccoli, della durata dell’intero anno scolastico, è stato presentato al Coni Sicilia dal Presidente Regionale Massimo Costa e da Paolo Marinaro del Kalta Tennis. “Il Coni è il primo sostenitore dell’iniziativa sperimentale – ha detto Marinaro – è importante ricevere anche l’appoggio della Provincia e del Comune per potere coinvolgere gruppi sempre più ampi di futuri tennisti”. L’idea che anima il progetto è che attraverso il gioco, i piccoli possano imparare a capirsi, integrarsi nell’amicizia e diventare addirittura i “maestri” dei propri familiari in un percorso di integrazione e di cittadinanza . Già individuato, insieme ad alcune scuole elementari palermitane, dai maestri di tennis Paolo Marinaro e Franzi Scalia il primo nucleo di 8 bambini e bambine dai 5 agli 8 anni, provenienti da Sri Lanka, Bangladesh, Maurizius e Libia. Giocheranno e impareranno l’arte della battuta e dello smash insieme ai coetanei palermitani, coinvolgendo anche le famiglie nei tornei del club e negli eventi che saranno organizzati al Kalta di via Beato Angelico che, con i suoi undici campi da tennis e tre di calcetto, tutti immersi nel verde, sarà per tutto l’anno il campo da gioco dei bambini di ogni colore. Le scuole elementari fino adesso coinvolte sono gli Istituti comprensivi statali Antonio Ugo, Edmondo De Amicis e Madre Teresa di Calcutta.

Presente alla conferenza anche il Presidente Regionale della Federazione Italiana Tennis, Gabriele Palpacelli e il Provveditore agli studi Rosario Leone: “lo sport e la scuola sono attività che si arricchiscono con la diversità – ha dichiarato Leone – ad oggi sono tre le scuole che hanno  aderito, ma auspichiamo che presto possano aggiungersene tante altre.”

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“Si tratta di un bel progetto – ha concluso il Presidente Costa – è la nuova realtà multietnica. Lo sport è da sempre un legame fra culture diverse ed è giusto investire in queste progettualità. L’Italia non è un paese razzista, non confondiamo alcuni tifosi del calcio col senso vero dello sport. Lo sport è appartenenza e civiltà e il tennis oggi ne è l’esempio”.

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23 Novembre 2010, 12:45

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