Presidio al Regina Margherita| “Protesteremo ad oltranza”

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04 Dicembre 2013, 13:11

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PALERMO – “Meglio occupanti oggi che disoccupati domani, Regina Margherita occupato”. Con questo striscione gli studenti del liceo socio-psico-pedagogico e linguistico nel quartiere dell’Albergheria presentano il proprio dissenso nei confronti dell’attuale situazione di crisi che attanaglia il mondo della pubblica istruzione. I ragazzi del Regina Margherita, al pari del confinante liceo scientifico Benedetto Croce, portano avanti l’occupazione della propria sede centrale da ormai quasi due settimane e, a detta degli stessi rappresentanti d’Istituto, non intendono ‘togliere le tende’ e abbandonare la lotta per i propri diritti.

“Abbiamo occupato i locali lo scorso 22 novembre – ci dice il rappresentante Vito Planeta – e da quel momento portiamo avanti un programma ben definito con tutta una serie di attività e seminari giornalieri. Fra questi cito, ad esempio, un’acceso dibattito sulla Tav in Val di Susa e sui fondi nazionali che sarebbero serviti alle scuole. Il nostro servizio d’ordine presidia notte e giorno la struttura con una partecipazione da parte degli studenti veramente encomiabile”.

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Il liceo, che si trova nella piazzetta del SS. Salvatore, divide circa 1800 studenti in quattro plessi separati, oltre alla sede centrale ci sono infatti anche quelle in piazza Guzzetta, via Pindemonte e nel plesso Protonotaro: “Tutti queste sedi, tranne la centrale e la Protonotaro, – aggiunge Planeta – sono in zone totalmente diverse della città e, il più delle volte, abbandonate a se stesse. Noi continueremo a protestare fin quando non si prenderà coscienza della situazione in cui versano le nostre strutture e quanto sia alto il costo dell’istruzione”.

“Sappiamo bene che l’occupazione non serve a smuovere realmente qualcosa nello stato – ha affermato Federica Marino, rappresentante d’Istituto – ma serve a noi giovani per trasmettere un messaggio fra generazioni di studenti che si susseguiranno nel futuro. Ciò che ci preme qui al Regina Margherita è creare un sapere alternativo in modo tale da poter rispondere in maniera critica e lucida a quelli che sono i problemi che attanagliano il nostro paese e, nello specifico, il mondo della scuola. Con genitori e dirigenza non ci sono stati particolari frizioni anche se, all’interno di un contesto quale quello dell’occupazione, è chiaro che i protagonisti principali siano proprio gli studenti che agiscono con la loro determinazione”.

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04 Dicembre 2013, 13:11

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