BAD KLEINKIRCHHEIM (AUSTRIA) – Ed è subito tattica. Dopo i ritmi blandi del primo giorno, Davide Ballardini dà il pallone ai suoi, con il chiaro intento di provare il nuovo modulo da adottare per la prossima stagione. È ancora presto per parlare di prove generali di 4-3-3, anche perché la parte tattica dell’allenamento alla SportArena di Bad Kleinkirchheim è stata basata maggiormente su partitelle a tema in campo ridotto, senza reali indicazioni su quello che sarà lo schieramento dei rosa. Però Ballardini parte con le idee chiare, anche guardando dall’esterno del campo la sua squadra: nella seduta mattutina, infatti, il tecnico ha assistito agli allenamenti dalla tribuna dell’impianto carinziano, per poi lasciare sempre campo libero al suo staff.
In mattina, squadra divisa tra campo e palestra. Anche qualche speciale attrezzo telematico per misurare le prestazioni dei giocatori ha fatto capolino sul prato del campo di gioco austriaco, oltre ai “classici” rilevatori GPS. Tutti strumenti utili sin dall’inizio, per verificare chi ha perso smalto nel corso delle vacanze e chi si è presentato al top. Tutti a disposizione dello staff di Ballardini, con Goldaniga che alterna sedute in gruppo con un programma differenziato per recuperare al meglio dopo qualche fastidio accusato al termine della passata stagione. L’attesa, nel frattempo, è tutta per chi deve arrivare: i sei nuovi calciatori che, stando alle parole di Zamparini e Ballardini, dovranno arrivare a breve, ma anche i nazionali, che faranno rientro a partire dalla prossima settimana.
E in tutto questo, spicca ancora la presenza di Franco Vazquez. Ballardini lo ha chiamato in disparte ancora una volta prima di iniziare la seduta di allenamento, stavolta per spiegargli nel dettaglio il programma del giorno: qualche gesto inequivocabile riguardo ai giri di campo da effettuare e poi poca roba. Niente tattica per l’italo-argentino, e il perché lo si capisce subito al primo scontro tra Gonzalez e Andelkovic. Tra i due si risolve tutto con un’immediata stretta di mano, ma rischiare una roba del genere con il gioiello più prezioso della propria vetrina sarebbe da irresponsabili. Ballardini accetta e anzi può essere felice della sola presenza del Mudo, ormai destinato a trasferirsi al Siviglia. Questione di tempo, quello che il Palermo ha ancora davanti a sé per creare la squadra per la nuova stagione. Intanto parte dal campo, in attesa di risposte certe.