Prova d’appello per l’Italia | Per passare basta un pari

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23 Giugno 2014, 18:30

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Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò. E’ con questo spirito che gli azzurri si preparano a scendere in campo a Natal per lo spareggio contro l’Uruguay che vale la qualificazione agli ottavi del Mondiale. Un match delicatissimo, nel corso del quale ogni equilibrio può saltare da un momento all’altro e che potrebbe essere risolto da un episodio, da un singolo errore. Ecco perché non ci sono ulteriori possibilità: l’Italia deve scendere in campo per vincere senza concedere nulla agli avversari.

Ne è conscio Cesare Prandelli, schietto nell’ammettere che si tratta della gara più importante della sua carriera da allenatore: “È una vigilia difficile per come si sono messe le cose, tuttavia il giorno dei sorteggi avremmo firmato per giocarci la qualificazione all’ultima partita. E’ una sfida fondamentale per tutti, anche per il sottoscritto. Dobbiamo fare pensieri positivi: siamo pronti, abbiamo recuperato le energie. Affrontiamo una compagine determinata, con una delle coppie d’attacco più forti del torneo. Formazione? Non ne parlo. Futuro? Idem”.

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Per quanto riguarda la formazione da mandare in campo, il ct sembra intenzionato a varare un 3-5-2 d’assalto, con il pacchetto difensivo bianconero formato da Chiellini, Bonucci e Barzagli davanti a Buffon, in mezzo dovrebbero trovare spazio Pirlo, Verratti e Marchisio, con Darmian e il recuperato De Sciglio sugli esterni; in attacco chance per Ciro Immobile al fianco di Balotelli.

Sul fronte uruguayano, preoccupano ancora le condizioni di Lugano che difficilmente riuscirà a recuperare. Per il resto pochi dubbi per Tabarez che punterà su Suarez e Cavani per scardinare la difesa italiana. In mezzo al campo posto assicurato per l’ex rosa Egidio Arevalo Rios. Fischio d’inizio alle 18, match affidato al quarantenne messicano Marco Antonio Rodriguez Moreno.

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23 Giugno 2014, 18:30

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