Provenzano in visita a Lampedusa |"Lo Stato non si lascia intimidire" - Live Sicilia

Provenzano in visita a Lampedusa |”Lo Stato non si lascia intimidire”

Dopo i roghi delle barche utilizzate per le traversate del Mediterraneo

Migranti
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LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Un’intera giornata per osservare da vicino il momento di grave tensione che si respira a Lampedusa. È in corso la visita istituzionale del ministro per il Sud, Peppe Provenzano, sull’isola delle Pelagie, dove questa mattina insieme con il vicepresidente della commissione Libe al Parlamento europeo, Pietro Bartolo, e al sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, ha visitato l’hotspot che accoglie i migranti giunti dalle coste del Nord Africa. Nel pomeriggio Provenzano e Bartolo si sono recati alla porta d’Europa, opera dell’artista Mimmo Paladino, ‘impacchettata’ nei giorni scorsi in segno di protesta contro gli sbarchi nelle coste lampedusane. Provenzano sta inoltre incontrando, in due distinti momenti, l’amministrazione comunale e gli imprenditori dell’Isola per ascoltare le difficoltà legate al rilancio del turismo dopo il lockdown imposto dalla pandemia.

“Sono venuto a Lampedusa – le parole del ministro per il Sud – per portare la vicinanza delle istituzioni a una comunità offesa da questi gesti, una comunità che ha tenuto alti in questi anni l’onore e la dignità dell’Italia intera e dell’Europa. Lo Stato non si lascia intimidire da questi gesti, la magistratura assicurerà i colpevoli alla giustizia. Ma lo Stato italiano ha un debito nei confronti di quest’isola, che deve essere riconosciuto con vicinanza, attenzione, soprattutto in questa fase difficile di ripartenza. Anche Lampedusa deve ripartire, assicurando collegamenti e condizioni di sicurezza e vivibilità a chi viene da fuori, e a chi ci vive ogni giorno. Quest’Isola deve tornare a splendere. Questa è un’isola di luce, non l’isola dei roghi”.

Ancora, a proposito dei gravi incendi che la scorsa notte hanno coinvolto i siti di stoccaggio delle imbarcazioni dei migranti, Bartolo ha ribadito come si sia trattato di un “gesto vile e inaccettabile che non fa parte della storia di Lampedusa e dei lampedusani”. “Noi chiediamo – ha aggiunto Bartolo – che ci sia un’attenzione particolare per questo clima di tensione che si respira sull’isola e ci rincuora la risposta immediata del governo, che nella persona del ministro Provenzano, ha voluto essere vicino al disagio dei lampedusani che vogliono semplicemente ripartire, lavorare con dignità e rialzarsi sulle proprie gambe”.


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