17 Dicembre 2012, 07:00
3 min di lettura
CATANIA – Il fragore degli applausi al marito di Anna Finocchiaro, a due anni di distanza dall’inaugurazione del Pta di Giarre ha lasciato spazio al silenzio assordante della desolazione. Quella che doveva essere una “Casa della salute”, nata con una legge dell’ex ministro della Sanità Livia Turco, altro non è che un ospedale fantasma.
A segnalarne l’inutilizzo a LivesiciliaCatania sono stati i componenti del Comitato consultivo dell’Asp 3 con una lettera. “Il Pta – si legge nel documento siglato da Francesco Camuglia, Angelo D’Anna e Salvatore Garraffo– risulta utilizzato in minima parte rispetto alle aspettative del progetto, solo pochi medici di base espletano la loro attività e manca un effettivo coordinamento operativo con l’ospedale“. Al suo interno è stato ubicato il punto di accesso al presidio ospedaliero, fatto che condizionerebbe ”l’affermarsi delle specificità delle strutture fornendo la sensazione di uno spreco di spazi laddove tale motivazione è stata spesso addotta per fare o non fare investimenti“.
I componenti del Comitato consultivo lamentano ”lo smantellamento graduale dei servizi ambulatoriali già insistenti presso l’ex INAM d Corso sicilia. Alcuni ambulatori spostati presso il PTA non hanno garantito la continuità attesa; altri, per la sensazione di precarietà presso i locali ex INAM, vengonio espletati con sempre maggiori difficoltà e grazie allo spirito di servizo dei medici ed infermieri preposti. Tra i servizi quello di mammograzia va potenziato nel numero di prestazioni con l’ausilio di una ulteriore unità dedicata“.
Abbiamo contatto l’Asp di Catania, in seguito alla segnalazione di un lettore che lamentava differvizi, e l’azienda sostiene che nel Pta non solo viene offerta assistenza di base specialistica e diagnostica 12 h – vi sono presenti ambulatori di oculistica, cardiologia, diabetologia, angiologia, dermatologia e neurologia – ma vi è anche uno sportello per “pazienti cronici” e un ambulatorio di “Gestione integrata“ tra Medici di Famiglia e Medici Specialisti. Nonostante tutto questo -conclude l’Asp 3- molti locali sono e rimangono pericolosi e per questo interdetti alla fruizione“.
Siamo andati sul posto due volte per verificare le effettive condizioni del Pta di Giarre, sempre di pomeriggio, durante la settimana e di sabato.
Dell’inaugurazione restano soltanto gli slogan sulla sanità che avrebbe messo ”al centro” il paziente, sull’innovazione e sull’informatizzazione al prezzo di due milioni di euro, senza gara d’appalto, che è costata il rinvio a giudizio con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e abuso d’ufficio per gli ex amministratori dell’Asp e per Melchiorre Fidelbo.
Pubblicato il
17 Dicembre 2012, 07:00