Quelli che non conoscono crisi | Quanto costano i “cari” consulenti

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21 Febbraio 2011, 07:58

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C’è un universo che non conosce crisi, che non è esposto al vento di tagli che spira sulla politica. Un mondo regolato da un’architettura di regole ferree e intransigenti nei numeri, ma non ispirato al modello del risparmio, di quel contenimento della spesa che i partiti all’unisono sembrano voler richiamare a ogni piè sospinto. A questo cosmo, il mondo dei consulenti nominati dalla politica a spese dei contribuenti, “S” dedica un servizio nel numero in edicola da sabato scorso: nell’inchiesta a firma di Miriam Di Peri vengono puntati i riflettori sugli esperti nominati dall’Ars, che costano alle casse di Palazzo dei Normanni 420 mila euro. Nell’articolo tutti i nomi dei consulenti e di chi li ha segnalati, dai componenti del consiglio di presidenza dell’Ars ai presidenti delle commissioni parlamentari.

In tutto sono 34, ma i numeri contano poco. Il regolamento che fissa i paletti per gli esperti, emanato alla fine del 2006 dall’allora presidente del Parlamento regionale Gianfranco Micciché, infatti, prevede un tetto di poco meno di 40 mila euro per i consulenti scelti dai due vicepresidenti dell’Assemblea e dai tre deputati questori, mentre per il presidente di Sala d’Ercole lo stanziamento ammonta al triplo. Il risultato è che il budget viene speso comunque, a prescindere da quanti siano: il deputato questore Paolo Ruggirello (Mpa), che l’anno scorso ha chiamato al suo fianco otto esperti, in altre parole, fa spendere al Parlamento tanto quanto viene utilizzato dai suoi colleghi con meno nomi da segnalare.

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Ruggirello, del resto, è un caso isolato: nessuno ha nominato tanti consulenti quanto lui, nemmeno il presidente dell’Ars Francesco Cascio (Pdl), per il quale nel bilancio interno del Parlamento regionale, alla voce “consulenti”, ci sono 120 mila euro all’anno. Cascio ne ha chiamati solo sei, ma i nomi sono altisonanti: fra gli altri spiccano quelli del costituzionalista Giovanni Pitruzzella, del presidente degli avvocati palermitani Enrico Sanseverino e del presidente regionale del Coni Massimo Costa.

Più morigerate sono invece le commissioni: se infatti non esistono regole fisse sugli stanziamenti massimi per gli esperti, a porre un freno alla spesa è il bilancio interno dell’Ars, che prevede la possibilità di utilizzare “solo” 100 mila euro all’anno. A beneficiarne sono state due commissioni: quella Antimafia, presieduta da Lillo Speziale (Pd), che ha chiamato due esperti a lavorare con sé, e quella per le Attività produttive, guidata dal pidiellino Salvino Caputo, che invece ha nominato tre consulenti. Tutte le altre si sono fermate a quota zero. In tempi di tagli, qualcuno doveva pur cominciare.

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21 Febbraio 2011, 07:58

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