Raffaele “il terrone”

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10 Luglio 2010, 09:00

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Scrutate attentamente alle spalle del presidente, nel video in cui parla dell’emergenza rifiuti. Un dettaglio. Una macchia rossa che si allarga alle sue spalle. E diventa un libro con un titolo nero gridato su rosso: “Terroni”. Per l’esattezza un libro del pugliese Pino Aprile sullo sfruttamento (vero) del Nord nei confronti del Sud. A lume di naso, escludiamo che la posizione sia casuale. Pensiamo a una sorta di messaggio autonomista nel messaggio che ravviva l’attutidine leggermente curiale, da omelia, del blog presidenziale. Un libro come carta d’identità. Una bella idea, un espediente che altri politici potrebbero usare.
Giuseppe Lupo, per esempio, potrebbe intervenire con alle spalle una biblioteca recante il classico “Quo vadis”, per rappresentare la chiarezza della posizione del Pd. Miccichè potrebbe sfoggiare “Niente e così sia” di Oriana Fallaci, per raccontare la maledetta avarizia degli ex compari che lo lasciarono a bocca asciutta. A Cracolici gli starebbe bene, sullo sfondo,  “Il capo dei capi”. Attenzione, Antonello è un politico onesto e con Riina ovviamente non c’entra un tubo. Ma abbiamo come l’impressione che quel titolo – depurato dalla mafia – condensi una sua legittima e pressante aspirazione, temperata solo dalla naturale modestia del personaggio. Sbagliamo?

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10 Luglio 2010, 09:00

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