PALERMO – Hanno bussato a quella porta intorno alle 22,30 dicendo di essere carabinieri. Hanno mostrato il tesserino, indossavano delle pettorine tipiche dell’Arma. Hanno cosí convinto la donna che ha aperto ed hanno fatto irruzione nell’abitazione, che si trova in una traversa di via Altofonte, ma la vittima non avrebbe mai immaginato che da lì a poco quegli uomini avrebbero seminato il terrore.
Erano in cinque: i loro intenti sono immediatamente apparsi più chiari quando la donna e il marito di 62 e 66 anni sono stati immobilizzati con del nastro adesivo, così come la figlia 36enne. Impotenti hanno assistito al piano della banda, che ha passato al setaccio la villetta alla ricerca di qualcosa di prezioso. In alcune sacche scure sono così finiti gioielli ed oggetti di valore per migliaia di euro ed altri diecimila euro in contanti.
I malviventi si sono poi dileguati a bordo di un’auto, facendo perdere le proprie tracce. Sotto choc, le vittime sono riuscite a lanciare l’allarme alla polizia che ha avviato le ricerche. Gli uomini della Scientifica hanno effettuato i rilievi per individuare qualche traccia dei malviventi. Un mese fa a finire in manette sono stati i componenti di una banda di finti finanzieri che avevano messo a segno cinque rapine violente ai danni di titolari di attivitá commerciali nella zona compresa tra Partinico e Villagrazia di Carini.
