PALERMO – “I navigator in Sicilia ci sono già”. In questi giorni gli ex sportellisti del settore della Formazione professionale sono tornati a Roma per avere risposte dal Ministero allo Sviluppo economico, chiedono di iniziare a lavorare nei centri per l’impiego siciliani con le mansioni che nel resto d’Italia saranno dei navigator. “Negli incontri precedenti – ha raccontato Adriana Vitale, portavoce degli ex sportellisti – il ministro Di Maio aveva ritenuto assurdo fare nuove assunzioni alla luce del fatto che, in Sicilia, c’è già gente qualificata da potere mettere a lavorare nei centri per l’impiego. Ora che il reddito di cittadinanza sta per partire chiediamo di iniziare a lavorare”.
Proprio questa mattina è arrivata la notizia che si sta lavorando a un accordo con il governo regionale. Stando a quando dichiarato da Cristina Grieco, coordinatore degli assessori al Lavoro nella Conferenza Regioni, i navigator così non dovrebbero essere più assunti dall’Anpal ma dalle Regioni. “Il reclutamento – ha spiegato Grieco – deve essere fatto sui territori, con concorso pubblico e non con procedure massive e superficiali. Su questo abbiamo fatto delle proposte che speriamo possano incontrare il favore della conferenza dei presidenti”. Le regioni stanno portando, infatti avanti una lotta con lo Stato perché i navigator siano assunti con concorso e non con chiamata diretta.
Se le cose dovessero essere così le assunzioni dirette non potrebbero essere fatte ma lo scenario non preoccupa gli ex sportellisti a cui risulterebbe che il governo nazionale e le regioni starebbero lavorando perché le assunzioni siano delegate a queste ultime. Le Regioni hanno, infatti, competenza per le politiche attive del lavoro. Se così fosse, allora, ciascuna Regione avrebbe libertà su come provvedere all’assunzione dei navigator e per gli sportellisti si aprirebbero le porte dei centri per l’impiego con l’applicazione della legge regionale che già prevede il loro impiego.
In piena vertenza, arriva però il cambio dell’assessore regionale alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro e Antonio Scavone prende il posto di Mariella Ippolito. Un passaggio di consegne che non viene ben accolta dagli ex sportellisti rispetto alla tempistica. “Mariella Ippolito – racconta Adriana Vitale, portavoce degli ex sportellisti liberi – ha mostrato sensibilità verso la nostra vertenza e ha lavorato tanto per risolverla. Il fatto che sia stata sostituita proprio adesso ci dispiace molto. Non possiamo che confessare insofferenza verso il fatto che questo è il settimo assessore che cambia in cinque anni. Abbiamo bisogno di stabilità nei rapporti con gli organi politici”. Gli ex sportellisti però non credono che l’avvicendamento all’assessorato regionale al Lavoro possa essere negativo per gli esiti della vertenza: “Siamo sicuri che Scavone porterà avanti le azioni fin ora attivate dal governo regionale”.
Ad accogliere Antonio Scavone, così, ci sono dossier delicati da trattare e critiche. Oggi infatti è arrivato l’affondo del capogruppo del Ms all’Ars Francesco Cappello:“La nomina risponde ancora una volta alla logica dell’affidamento di poltrone a nomi suggeriti da amici e alleati piuttosto che a reali meriti sul campo. Si scrive Scavone – ha chiosato Cappello – ma si legge Lombardo e così la lottizzazione del potere procede sempre nella stessa sequenza secondo una liturgia vecchia di cui i siciliani sono stanchi e nauseati”.