20 Aprile 2024, 17:03
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CATANIA – “Da troppi mesi assistiamo all’interno delle università italiane, che dovrebbero essere luogo di confronto e di apertura al dialogo, ad atti di estrema intolleranza, di protervia, di imposizione del pensiero unico. Quanto accaduto a Catania è estremamente grave. La mia solidarietà va agli organizzatori dell’evento, alla comunità accademica, ai relatori presenti” lo afferma il senatore Salvo Pogliese (Fdi).
“Nessuno può sentirsi legittimato a calpestare il diritto di parola di chi ha una visione differente – aggiunge Pogliese – la nostra Costituzione garantisce il diritto di esprimere liberamente la propria opinione e alcuni, fortunatamente pochi, estremisti del pensiero unico ancora non l’hanno compreso”.
“Anche trattando temi delicati e sensibili come la disforia di genere nei minori deve essere garantita a tutti la possibilità di confronto civile e democratico. Auspico – conclude Pogliese – che questa escalation di intolleranza cessi al più presto e che le università tornino a essere epicentro di dialogo e non di imposizioni e di derivare dal sapore squadrista”.
Anche il deputato Francesco Ciancitto esprime “totale solidarietà al presidente di Scienza e Vita di Catania, il costituzionalista Giuseppe Chiara che ha spiegato come la comparsa delle locandine del convegno in città aveva suscitato malumori in alcune espressioni associative ed è proprio per questo che i relatori avevano allacciato un dialogo con Arcigay assicurandogli la possibilità di un intervento nello spazio del dibattito”.
“Nessun tentativo di censura, insomma – aggiunge Ciancitto – se non quella di alcuni studenti che hanno seminato odio e una incomprensibile tensione. Auspico che casi del genere non capitino più e che si possa tornare al dialogo tra culture differenti, l’anima dell’ Università”.
“Quanto successo è il segno di una preoccupante deriva antidemocratica” di una certa cultura ‘woke’ che vuole imporsi sugli altri, silenziandoli” lo afferma Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega. “L’irruzione e l’interruzione subita sono un episodio gravissimo, ancor più perché avvenuti in un luogo sacro come quello dell’istruzione universitaria”.
La nota a quattro mani del Partito democratico, a firmarla sono Aurora Caggegi, segreteria provinciale dei Giovani Democratici, e Maria Grazia Leone, segreteria provinciale del PD.
“In riferimento alla protesta di associazioni e studenti, durante l’inopportuno convegno promosso da Scienza e Vita nelle aule dell’ateneo catanese, le parole dell’on Ciancitto dimostrano ancora una volta la miopia delle destre su questioni essenziali come il riconoscimento dei diritti, della parità e della dignità delle persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+” scrivono.
“L’università è un avamposto di democrazia e non può prestarsi a una narrazione che veste di scienza e di legge le più profonde posizioni transfobiche. L’On. Ciancitto, interviene pure per condannare le proteste. Pure questo devono togliere? Il diritto di dissentire?” aggiungono.
“Evidentemente ignora che non si sarebbe resa necessaria la protesta delle associazioni contro quella narrazione dolorosa, che quotidianamente colpisce le persone trans, se solo gli organizzatori avessero pensato, fin da principio, di coinvolgere i veri addetti ai lavori, come le associazioni di riferimento! È certo più facile trattare storie e vite come casi clinici e non come persone, come esistenze. Ma facendolo incontreranno sempre la nostra ferma opposizione, a tutela della dignità di tutti”.
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20 Aprile 2024, 17:03