Rifiuti fuori da Bellolampo | La Regione “salva” Palermo

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05 Luglio 2019, 17:20

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PALERMO – La Regione mette in sicurezza il Palermitano: 235 mila tonnellate di rifiuti sono autorizzate a essere trasportate in altri siti di stoccaggio, in attesa di poter usufruire di una porzione della settima vasca di Bellolampo. La sesta, ormai, è prossima al collasso e con ogni probabilità sarà inutilizzabile nel giro di pochi giorni.

Si parla di sei mesi di stallo, un anno per il sottovaglio (la parte secca). Il “salvataggio” arriva dal dipartimento regionale Acqua e rifiuti, con un decreto che scongiura l’ennesima emergenza che affligge la discarica di Palermo.

Il nuovo bacino da 960 mila metri cubi (785 tonnellate) non è ancora realizzabile. Il dirigente generale del dipartimento, Salvo Cocina, fa presente che la valutazione di impatto ambientale (via) e l’autorizzazione integrata ambientale (aia) sono state rilasciate con svariate condizioni, in base alle quali è stato necessario adeguare il progetto esecutivo; poi è stato necessario aggiornarlo al nuovo prezziario e alle nuove disposizioni di legge. L’iter prevede l’approvazione tecnica e amministrativa del progetto esecutivo, quindi la gara per costruire.

Alle 235 mila tonnellate sono già state assegnate le prossime destinazioni: verranno smistate tra le contrade Grotte di San Giorgio a Catania (100 mila tonnellate totali), Valanghe di Inverno a Motta Sant’Anastasia (82 mila), e Matarano a Siculiana (53 mila).

Ma trasportare i rifiuti ha un prezzo. L’emergenza costerà qualcosa come 10 milioni per sei mesi, tra gli 80 e i 100 euro a tonnellata. Il tutto a carico della Rap, che attingerà al contratto di servizio ormai scaduto e per il cui rinnovo l’azienda è già al lavoro. Nei prossimi giorni, intanto, è previsto un incontro tra il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il presidente della Regione Nello Musumeci.

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05 Luglio 2019, 17:20

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