Rifiuti, guerra tra sindaci e Regione | Orlando: “Pronto a fare ricorso”

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28 Marzo 2019, 19:37

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PALERMO – È caos istituzionale sulla questione rifiuti. Il rischio è che nei prossimi giorni nei Comuni dell’Isola dove non sono attive le Srr, Società di regolamentazione dei rifiuti o le Aro, Aree di raccolta ottimale, non ci sia un modello e delle regole per consentire la raccolta dei rifiuti. Da un lato, la Regione non intende prorogare il regime di commissariamento, dall’altro i sindaci si sono riuniti e minacciano di avviare una battaglia legale su queste norme. Il rischio, adesso, è che dal primo aprile in molti Comuni dell’Isola regni la confusione. Sia sul piano dell’effettiva azione di raccolta dei rifiuti, sia sugli aspetti relativi al personale.

Stop ai commissariamenti

La Regione, come detto, non potrà rinnovare, per legge, il commissariamento degli enti che ha consentito fin ora la prosecuzione del servizio. E adesso che succede? In quattro province, le uniche a non mettersi “a regime”, la competenza passa ai sindaci metropolitani, ai commissari straordinari delle ex province e ai sindaci dei Comuni. Questa mattina l’assessore regionale ai Rifiuti Alberto Pierobon ha diramato delle direttive sulla transizione necessaria dalla gestione dei rifiuti attraverso un commissario straordinario a quella attraverso le Società di regolamentazione dei rifiuti introdotte nel 2010.

Stando alla nota dell’assessore regionale, infatti, nei casi in cui il territorio coinvolto dalla possibile crisi è quello provinciale, i sindaci metropolitani e i commissari straordinari dovrebbero emanare le ordinanze “contingibili e urgenti” con cui si fissano le regole della gestione dei rifiuti fino a quando le Srr non saranno in gradi di funzionare da sole. La competenza a emanare ordinanze urgenti sarebbe invece dei sindaci nei casi in cui il territorio coinvolto sia quello comunale.

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Orlando: pronto a fare ricorso

Ma il sindaco di Palermo e della Città metropolitana Leoluca Orlando a cui dovrebbero passare le competenze per la provincia di Palermo è già sul piede di guerra. Orlando, infatti avrebbe informato l’assessore Pierobon e il presidente della Regione Musumeci che la nota inviata dall’assessore non ha nessun valore giuridico e così non ritiene che questa possa bastare a fondare un suo potere commissariale.

Per il sindaco, inoltre, non sarebbe chiaro in forza di quale norma spetterebbe a lui nominare nuovi commissari per l’emergenza rifiuti nei comuni. Anche con questi chiarimenti però il sindaco di Palermo non accetterebbe questi poteri e avrebbe minacciato di fare ricorso al Tar. Così la soluzione nel concreto non sembra essere vicina e dal primo di aprile sembrerebbe che nei Comuni non ci saranno più regole per raccogliere i rifiuti.

Da quasi dieci anni, la riforma dei rifiuti del governo Lombardo che ha previsto il superamento degli Ato ( a loro volta creati nel 2006) attende attuazione. E mentre da Palazzo dei Normanni, nelle prossime settimane, dovrebbe arrivare una nuova riforma con nuovi enti, il governo regionale spinge perché le Srr entrino in funzione. L’ordinanza per legge non è più rinnovabile e la palla adesso passa ai Comuni. Ma i tempi sono stretti e una nuova, enorme emergenza rifiuti è già dietro la porta.

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28 Marzo 2019, 19:37

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