Rifiuti, task-force di 200 vigili| Orlando: “Pietà per nessuno”

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21 Giugno 2019, 16:41

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PALERMO – Una task-force di 200 vigili per multare chi abbandona i rifiuti, 25 ispettori per controllare i dipendenti della Rap, fondi extra per smaltire gli ingombranti e priorità per le gare sull’amianto, sanzioni pesantissime per le aziende che infrangono le regole ma soprattutto un’ordinanza che per un mese promette “tolleranza zero”. Eccolo il piano del comune di Palermo per provare a ripulire una città che da settimane sembra ripiombata nell’ennesima emergenza dei rifiuti, e stavolta non per i problemi di Bellolampo; basta fare un giro per i quartieri, infatti, per rendersi conto di come gli ingombranti spuntino a ogni angolo.

“Non abbiamo mai visto una vecchina portare per strada un letto o un materasso – spiega in conferenza stampa il sindaco Leoluca Orlando –. Ecco perché siamo ormai convinti di essere in presenza di una organizzazione criminale. Da oggi inizia la ricerca delle prove di questa organizzazione e per questo mi auguro di essere chiamato dalla Procura per spiegare quanto sta accadendo, specie sul conferimento degli ingombranti”.

L’ordinanza, firmata dal sindaco e proposta dal vice Fabio Giambrone (che ha anche la delega al Decoro) e dall’assessore all’Ambiente Giusto Catania, si basa su alcuni articoli di legge che conferiscono al primo cittadino poteri speciali come autorità locale e governativa, specie per ragioni igienico-sanitarie, di decoro, di sicurezza urbana e contro l’invasione delle sedi stradali. Cavilli giuridici che consentono al Professore di varare un’ordinanza che dura sì appena 30 giorni, ma che potrà essere anche reiterata.

“Siamo pronti a emanarla una seconda e una terza volta, mi sono scocciato, bisogna finirla – tuona Orlando – e tutti i giorni la Polizia municipale ci fornirà l’elenco dei multati, vogliamo capire che relazione hanno col territorio e con altri. E se dovessimo scoprire che hanno più di tre collegamenti, scatta l’associazione a delinquere”. L’ordinanza, che sarà comunicata nel pomeriggio alla Prefettura e alle forze dell’ordine, prevede ben 200 vigili in strada dedicati solo al controllo dei rifiuti e che, per espressa volontà del sindaco, agiranno rigorosamente in borghese, nonostante i sindacati abbiano già mostrato qualche perplessità. “Se qualcuno ha qualche rilievo, se la prenda con me – continua il sindaco – Abbiamo commissariato politicamente la Polizia municipale, i comandanti passano ma il sindaco resta”. E sulle sanzioni aggiunge: “Alla prima infrazione vedremo se sarà possibile confiscare i mezzi con cui vengono trasportati gli ingombranti, ma dalla seconda volta sequestro e confisca scatteranno sempre”.

E in effetti i numeri parlano di una città letteralmente sommersa. “Questa ordinanza sindacale non è un fatto sporadico, ma il frutto di un percorso partito qualche settimana fa quando abbiamo iniziato la campagna ‘Facciamo un patto’ – spiega l’assessore Catania – La produzione di rifiuti a Palermo è superiore a qualsiasi altra città italiana, siamo arrivati a 1,6 chilogrammi di immondizia a testa, assolutamente spropositata, e la quantità di ingombranti non ha pari in nessuna città in Europa”.

La campagna “Facciamo un patto”, in appena qualche settimana, ha portato a raccogliere oltre 2.000 ingombranti solo in alcuni quartieri della città. “Sin dal mio insediamento ho detto che c’era l’urgenza di formare una squadra di vigili per contrastare gli incivili, in questi due mesi e mezzo la situazione è peggiorata e impone risposte forti – dice il vicesindaco Fabio Giambrone – Inutile programmare forme di intervento sul decoro o sulla pulizia, se non si ristabiliscono alcune condizioni di vivibilità della città”.

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Insomma, tolleranza zero e, per dirla con le parole del sindaco, “pietà per nessuno”. Un riferimento anche ai dipendenti della Rap, il cui lavoro sarà passato al vaglio da una squadra di ispettori che per il prossimo mese sarà rafforzata con altre 25 unità: “Abbiamo dato mandato all’azienda di riorganizzare il sistema di controllo imponendo il massimo delle sanzioni – scandisce il Professore – e mi auguro ci sia la collaborazione dei sindacati, perché non ci sarà pietà per nessuno”. Un annuncio fatto alla presenza dell’amministratore unico Peppe Norata, che ha snocciolato un dato significativo: in meno di un anno, la Rap ha sanzionato 711 dipendenti.

Ma il pugno duro riguarderà anche le attività commerciali: il Suap e i vigili dovranno attivare dei controlli specifici sullo sgombero di locali e cantine e sullo smaltimento dei rifiuti da parte dei negozi come elettrodomestici, materassi e pneumatici, arrivando anche “alla chiusura di aziende e locali commerciali che violano ordinanza”, precisa il sindaco.

Il tutto sarà accompagnato da incontri di sensibilizzazione sul riuso e la differenziata, con la collaborazione delle circoscrizioni, e da una campagna di stampa ad hoc. “Così freniamo il contagio dell’inciviltà e proviamo a far capire come si smaltiscono i rifiuti – aggiunge Catania – Investiamo l’amministrazione comunale di questa priorità, dalla giunta ai consiglieri sono tutti impegnati in questo progetto: vogliamo sia chiaro per tutti”.

LE REAZIONI

“Ordinanza assolutamente auspicabile – dice Patrizia Di Dio, con riferimento al provvedimento del sindaco Orlando sul rafforzamento dei controlli sull’abbandono dei rifiuti in città -, siamo per una città decorosa, pulita e in cui i commercianti, che investono e che pagano tasse tra le più alte a causa degli alti costi della gestione, hanno diritto ad avere servizi adeguati. È un dato oggettivo che il servizio è più efficiente laddove sono i privati a occuparsi della gestione, e dal momento che è pubblico è giusto che funzioni anche quello pubblico – prosegue Di Dio – . Per funzionare tutti devono stare alle regole. La cultura di rispetto per l’ambiente e del decoro urbano sta aumentando. Anzi, ci auguriamo a proposito di decoro urbano che da parte del sindaco arrivi l’ordinanza, peraltro già richiesta, che proibisca l’ambulantato in centro e nelle località balneari e nelle borgate marinare prese d’assalto da abusivi e diventate luoghi desolanti”, conclude la presidente di Confcommercio.

“L’ordinanza firmata dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, per far tornare la città pulita era un atto necessario che condividiamo: da tempo chiediamo che si prendano seri provvedimenti e si inizi un nuovo percorso fatto di controlli anche sulle attività commerciali che vendono mobili, elettrodomestici e materassi e che non sappiano come smaltiscano quelli vetusti”. Lo dice il presidente della Terza commissione del consiglio comunale di Palermo, Paolo Caracausi (Idv). “Non crediamo che in un mese si possano risolvere tutti i problemi – continua Caracausi – ma certo è un buon inizio anche per educare gli incivili. Il consiglio comunale deve fare la sua parte col nuovo regolamento sui rifiuti che prevede ispettori e sanzioni più pesanti, ma ci auguriamo che Rap e Reset facciano intanto la loro riorganizzando servizi e personale: in caso contrario, inviteremo il sindaco a rivedere la governance delle due aziende e a prendere provvedimenti contro i dirigenti. I palermitani che pagano le tasse hanno diritto a una città pulita e a servizi adeguati”.

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21 Giugno 2019, 16:41

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