No ai deputati in giunta| Lunedì i nomi del Crocetta bis - Live Sicilia

No ai deputati in giunta| Lunedì i nomi del Crocetta bis

Nel vertice di maggioranza, il governatore ha ribadito il "no" ai parlamentari e agli ex parlamentari. Confermate Scilabra, Vancheri, Borsellino e Stancheris. Un assessore in meno all'Udc. Già lunedì però i partiti potrebbero avanzare le loro proposte.

PALERMO – Il definitivo via libera alla nuova giunta passerà dalle decisione di Udc e Articolo 4. I nodi da sciogliere per varare il “Crocetta-bis” sono sempre quelli. E nel vertice di maggioranza che si è tenuto oggi a Palazzo d’Orleans, il presidente della Regione ha ribadito il concetto: un assessore in meno ai centristi, e ingresso in giunta di Drs e Articolo 4. Se ne riparlerà lunedì, quando le forze politiche potrebbero già proporre i propri nomi.

Agli uomini di Leanza e Sammartino, però, potrebbe andare un solo assessore. Una decisione per nulla gradita, visto che la forza politica nata nel corso della legislatura, nel frattempo, ha “esteso” la sua compagine a Sala d’Ercole fino a nove deputati. Uno in più dell’Udc, che manterrebbe comunque due deputati, oltre a vantare figure chiave come quelle del presidente dell’Ars (Ardizzone) e quello della Commissione bilancio (Dina). Articolo 4 vuole due assessori, insomma. O non sarà della partita. Non parteciperà agli altri incontri sul rimpasto.

La decisione di Crocetta, insomma, rishia di scontentare entrambe le forze politiche. Perché la rappresentanza dell’Udc potrebbe scendere da tre a due assessori. E già nei giorni scorsi, del resto, il leader dei centristi Gianpiero D’Alia ha messo in discussione la stessa permanenza in maggioranza. L’Udc ne parlerà sabato, in un’assise del partito. Moderatamente soddisfatte invece le altre forze politiche. Per il Pd, in fondo, non è mai stata in discussione la presenza numerica in giunta. Quattro assessori aveva e quattro assessori avrà. Tra loro, anche Nelli Scilabra, che verrà confermata. Per gli altri, si vedrà. E si fa strada, per l’Economia, il nome di Alberto Versace. Mentre restano vivi per i cuperliani il nome di Angelo Villari e per i renziani quello di Giuseppe Bruno. Tra questi nomi, come è evidente, non c’è alcun deputato regionale. Anche questo è un nodo che pare essere stato sciolto. Crocetta ha ribadito “l’inopportunità” di prevedere in giunta la presenza di parlamentari e anche di ex parlamentari. Una decisione particolarmente sentita proprio all’interno dell’Udc che invece avrebbe gradito l’apertura ai deputati, con Firetto e La Rocca Ruvolo in pole position, o quantomeno agli ex deputati. E in quel caso, sarebbe entrato in gioco anche Giovanni Pistorio. Che oggi, invece, pare tagliato fuori. Anche se l’apertura agli ex parlamentari, e quindi all’ex assessore alla Sanità, potrebbe “convincere” l’Udc della riduzione della propria compagine nell’esecutivo.

Tra i Democratici e riformisti, invece, potrebbe risultare vano il tentativo “last-minute” di Marco Forzese che si è detto pronto alle dimissioni dalla carica di deputato in caso di nomina in giunta. Ma in quel caso, sarebbe comunque un “ex deputato”. Quindi porta chiusa anche per lui. Così gli uomini di Totò Cardinale punteranno su altri nomi. “Ci adegueremo – ha annunciato Cardinale – al tipo di delega che ci verrà proposta”. Ma le nomination più calde sono quelle dell’ex soprintendente del “Bellini” di Catania Antonio Fiumefreddo e di Maurizio Croce, commissario straordinario delegato per il dissesto idrogeologico (nel caso in cui la delega proposte fosse quella dell’assessorato al Territorio).

Per il resto, confermatissime Lucia Borsellino e Linda Vancheri. Loro non si muoveranno. Così come Michela Stancheris che dovrebbe, però, assumere una connotazione maggiormente “politica”: sarebbe infatti la rappresentante del Megafono in giunta. A quel punto, mancherà solo una casella da rimpire. Quella casella è nelle mani di Rosario Crocetta. Il presidente ha voluto tenere per sé una delle postazioni in giunta. Servirà per lanciare un “nome nuovo”, probabilmente. Oppure per confermare la sola Mariella Lo Bello. Più difficilmente, invece, per tenere al proprio posto Nicolò Marino o Maria Rita Sgarlata. Loro due, insieme a Nino Bartolotta sono ormai a un passo dall’addio all’esecutivo. Già lunedì i partiti potrebbero portare al governatore i nomi dei loro successori.

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