Rischio licenziamenti in Sas | La preoccupazione dei sindacati

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08 Giugno 2018, 20:29

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PALERMO – La notizia di 44 lavoratori a rischio licenziamento alla Sas sta preoccupando i sindacati. “Prendiamo atto, con non poco rammarico – scrive Salvo Barone di Asia-Uil – che circa 44 lavoratori della Sas, soccombenti in appello, si trovano in bilico tra un futuro occupazionale ed il baratro di un licenziamento. Ancora una volta i contenziosi sono i tristi protagonisti della vita societaria della Servizi Ausiliari Sicilia”. “Costringere i lavoratori ad adire le vie legali per il riconoscimento dei propri diritti comporta un non indifferente esborso di denaro per tanti padri di famiglia. Di contro – prosegue Barone – la società si trova nella condizione di dovere predisporre una difesa legale con impiego di risorse economiche che potrebbero essere utilizzate per migliorare i livelli occupazionali. Urge, pertanto, l’apertura di un tavolo politico-sindacale per affrontare e definire tutte le esigenze manifestate dal personale in forza. Dalle vicende giudiziarie dei lavoratori “ex interinali” alla necessità di sottoscrivere il passaggio a full time dei lavoratori part time, senza dimenticare il riconoscimento dell’anzianità di servizio dei lavoratori provenienti dalle società dismesse. Insomma non c’è più tempo da perdere”.

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Il sindacato Ursas, federato Sadirs, intanto, ha chiesto di essere convocato dalla commissione Lavoro all’Ars per discutere i problemi dei dipendenti della Sas e del rischio licenziamento quando si attende in autunno la decisione della Cassazione. “Riteniamo tale estemporanea iniziativa – dice il segretario Ursas, Pietro La Torre – assolutamente irrispettosa delle espresse volontà politiche tese nell’ultima finanziaria a trovare una soluzione al contenzioso attraverso atti transattivi e in ultimo con ulteriori integrazioni e modifiche al testo esitato in sede di collegato. Non appare chiaro – prosegue La Torre – ove trovi origine tale indicazione né come sia possibile che una società ad oggi ancora priva dei suoi organi d’amministrazione possa avviare riflessioni o percorsi forieri di ulteriori contenziosi e conflitti e lacerazione. Questa accelerazione appare incredibile perchè potrebbe vedere la Sas soccombere con costi a carico della collettività. In ogni caso questi lavoratori avrebbero diritto a essere ricollocati tramite il bacino unico”.

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08 Giugno 2018, 20:29

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