Russo Pippo a Russo Massimo: | “Sottovaluti l’etica in politica”

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24 Giugno 2012, 15:16

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Non tutti i Russo parlano la stessa lingua. Così, ecco che sul web emergono dichiarazioni assolutamente opposte tra due esponenti politici (non ce ne voglia l’assessore) siciliani: Pippo Russo e Massimo Russo.

Motivo della questione? Il sostegno a Raffaele Lombardo, ovviamente. E in particolare la vicenda giudiziaria del governatore, appesantita dall’aggravante per mafia chiesta dalla procura catanese.

Una “pesantezza” non avvertita dall’ex pm, che anzi dal palco di Villa Igiea, dove è in corso l’assemblea congressuale dell’Mpa, ha detto: “”Oggi che il processo è stato annullato, lo possiamo dire: raramente è successo che un presidente della Regione si metta da parte senza un rinvio a giudizio, per questo bisogna apprezzare la scelta di Raffaele Lombardo di dimettersi”. Insomma, più che l’aggravante mafiosa, all’assessore interessa sottolineare la scelta del governatore di farsi da parte “nonostante non sia arrivato ancora un rinvio a giudizio. Voglio sottolineare – ha aggiunto Russo – la sensibilità di Lombardo . In un momento in cui ci si difende fuori dai processi, Lombardo non solo ha detto che non intendeva coinvolgere l’istituzione nella sua vicenda giudiziaria, ma addirittura ha deciso di dimettersi e tornerà a fare l’agricoltore nel suo agrumeto. Cosa doveva fare di più? Dimettersi subito sottraendosi alla responsabilità di varare il bilancio della Regione in una fase di crisi così difficile?”.

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Dall’altra parte, l’altro Russo, certamente, risponderebbe di sì. E in effetti, secondo il coordinatore palermitano di Italia dei valori, “Chiunque viene colpito da un’indagine per reati di mafia – ha fatto sapere tramite twitter – e ha una carica istituzionale deve dimettersi e difendersi da privato cittadino”. E non manca, appunto, proprio la frecciata all’assessore regionale alla salute: “L’intervento di Massimo Russo, ex pm, al congresso Mpa in difesa di Lombardo, è una grave sottovalutazione della dimensione etica della politica”.

E giusto per restare in ambito Italia dei valori, ecco anche le parole del leader nazionale Antonio Di Pietro su Raffaele Lombardo: “Il presidente di una delle principali e più popolose Regioni del Mezzogiorno, la Sicilia, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. Si sta dimettendo, però a rate, un pochino per volta. A fine luglio – ha aggiunto – dovrebbe scadere l’ultima rata e dovrebbero arrivare le dimissioni vere e proprie. Speriamo bene e vedremo cosa farà quel Pd siciliano che, sempre alla faccia della decenza, lo ha appoggiato in cambio di qualche posto”.

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24 Giugno 2012, 15:16

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