PALERMO – Si servì di un elicottero del 118, di cui era direttore in Sicilia, per raggiungere Palermo da Alghero. Gaetano Marchese, però, ha agito in “stato di necessità”. Stava molto male, era alle prese con una dissecazione dell’aorta.
Ed è per questo che secondo il pubblico ministero Enrico Bologna, l’imputato di peculato assieme col suo vice Fabio Genco deve essere assolto dalla terza sezione del tribunale di Palermo.
Il pm ha proposto al collegio presieduto da Fabrizio La Cascia di applicare la scriminante dello stato di necessità. La Procura di fatto condivide la linea della difesa di Marchese che non ebbe altra scelta: farsi operare a Sassari, dove raramente erano stati affrontati casi di quel tipo, oppure farsi trasferire d’urgenza a Palermo con un elicottero del 118.
La questione fu sollevata, a trasporto avvenuto, dall’assessore regionale alla salute della Sardegna Luigi Arru. Scoppiò uno scandalo nel 2015 e Marchese e Genco, che diede il via libera all’intervento del velivolo, finirono sotto processo.
Il cardiochirurgo che nel gennaio 2015 lo operò di urgenza, Michele Pilato, direttore del servizio dell’Ismett, è stato chiamato a testimoniare e ha detto che il rischio di morte era concreto.