PALERMO – Sulla Diciotti “andrò fino in fondo fino a quando qualcuno non verrà assicurato alla giustizia”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Rtl sottolineando di essere “ministro dell’Interno e farò di tutto per difendere la sicurezza degli italiani, quello che sto facendo è bloccare partenze, sbarchi e morti”.
Il leader della Lega ha fatto riferimento anche all’intervento del Capo dello Stato Sergio Mattarella che avrebbe, di fatto, sbloccato la situazione, consentendo lo sbarco: “Il presidente della Repubblica non si è mai intromesso in quello che io ho fatto come ministro dell’Interno. Io non ho niente da chiarire; se comunque Mattarella vuole capire cosa ho fatto io sono a disposizione, ma la lotta ai clandestini è una delle priorità del Paese. L’unica cosa che mi farebbe arrabbiare è che tutti gli sbarcati della Diciotti finissero a piede libero, qualcuno deve pagare, ci deve esser certezza della pena. Mi auguro la procura faccia in fretta, non può finire a tarallucci e vino”.
“A bordo di quella nave – ha spiegato il ministro – c’erano delle persone che, stando a testimonianze, avrebbero minacciato e aggredito marinai di un’altra nave. Prima di piazzare in albergo a 35 euro al giorno personaggi che hanno aggredito marinai volevo che le indagini spiegassero agli italiani cosa è accaduto”.

