PALERMO – Il governo regionale non può sostituire gli attuali commissari nella Sanità siciliana con altri commissari, ma dovrà nominare i nuovi direttori generali di Asp e Ospedali. Lo spiega il Consiglio di giustizia amministrativa con un parere attraverso il quale risponde ai quesiti sollevati dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Il componente della giunta Musumeci, infatti, aveva chiesto ai giudici amministrativi chiarimenti sulla legittimità delle nomine compiute dal governo Crocetta nella scorsa estate.
Quei commissari, di fatto hanno proseguito, a parte alcuni “spostamenti” da una struttura all’altra, il lavoro svolto nelle vesti di direttore generale. Nel frattempo, infatti, era intervenuta una norma approvata dall’Ars che impediva al governo di scegliere nuovi direttori.
Una situazione così complessa da spingere appunto l’esecutivo regionale a chiedere un parere al Consiglio di giustizia amministrativa. Parere che, di fatto, ha varato una fattispecie “ibrida”: un po’ commissario, un po’ direttore generale. Con una avvertenza: quegli incarichi sarebbero dovuti decadere nel momento in cui lo Stato avesse corretto il decreto che aveva portato a una prima pubblicazione dell’elenco, viziato da dubbi di Costituzionalità. “Tale modifica legislativa – spiegava il Cga nel maggio dell’anno scorso – compete allo Stato. Da tale quadro si desume che un ulteriore limite temporale implicito della nomina dei commissari è legato all’entrata in vigore della nuova disciplina statale. Ove poi non dovesse esservi un adeguamento della legge statale entro il 18 settembre 2017, o comunque tale adeguamento necessitasse di un ulteriore periodo temporale di adeguamento, comunque, secondo una esegesi costituzionalmente orientata, la durata del commissariamento non potrà mai eccedere quella della nomina ordinaria dei direttori generali”.
Nel frattempo, la modifica del governo nazionale è arrivata. E con essa, anche la pubblicazione dell’elenco nazionale degli idonei. Ma non è detto che il governo Musumeci possa o debba pescare da lì per la nomina dei nuovi direttori generali. Il Cga, infatti, nel suo parere indica tre possibili strade al governo regionale: procedere “subito alla nomina dei direttori generali, dunque secondo il regime transitorio, attingendo all’elenco regionale siciliano esistente” (anche se non aggiornato viene considerato ‘valido’); procedere, “ancora secondo il regime transitorio, a detta nomina, previo aggiornamento – ben possibile sinché non sia costituito l’elenco nazionale – dell’elenco regionale; attendere “la costituzione dell’elenco nazionale, ossia il completamento della riforma, e nominare il direttore attingendo dall’elenco nazionale, ciò che, nel frattempo, comporta la sopravvivenza sino a tale momento dell’incarico di commissario”.
E così, intanto i commissari restano al loro posto. Ma il governo regionale adesso potrà indicare i nuovi manager. C’è anche l’elenco nazionale da cui attingere. E in assessorato sono convinti che tutte le procedure possano concludersi in un paio di mesi.
Razza: “Nominiamo i nuovi direttori”
“La pubblicazione dell’elenco nazionale dei direttori generali e il parere reso dal Cga mi consentono di proporre alla Giunta di Governo l’avvio delle procedure per la nomina dei nuovi direttori generali del sistema sanitario regionale”. Lo ha detto l’assessore alla Salute Ruggero Razza, dopo la pubblicazione del parere da lui richiesto al Consiglio di Giustizia amministrativa sul rinnovo dei vertici delle Asp e delle aziende sanitarie. “Per rispetto del Consiglio non sono voluto intervenire fino alla materiale pubblicazione del parere, nonostante fossimo consapevoli della necessità, con la pubblicazione dell’elenco nazionale, di procedere come tutte le Regioni italiane ai bandi di selezione dei manager, come ha fatto la scorsa settimana il Piemonte”, ha aggiunto. “La sostituzione dei commissari – ha osservato Razza – residuale rispetto alla nomina dei direttori generali, è oggi superata dal nuovo contesto normativo legato all’attuazione della riforma Lorenzin e quella dell’avvio delle procedure di nomina non è l’unica conseguenza dell’entrata in vigore dell’elenco nazionale: i nuovi commissari delle Asp di Caltanissetta e di Enna e quello dell’azienda Papardo di Messina, saranno infatti scelti da quell’elenco. Così la Sicilia sarà, assieme al Piemonte, la prima regione in Italia ad applicare le nuove regole”.