CATANIA – Vigilia di Catania-Pescara. Vigilia di quella che ci si auspica possa essere la sfida della svolta per i rossoazzurri. Mister Sannino, non recupera nessuno tra gli infortunati: Rinaudo resta fermo ai box ed Almiron torna a non essere disponibile. Ed allora, ci si affida, di fatto, agli stessi di Crotone. Ecco le parole salienti del tecnico rossoazzurro pronunciate nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio.
CHE CATANIA SARA’? “Dobbiamo aspettare domani: è una partita in cui per certi versi è positivo, per altri negativo, giocare dopo gli altri. Mi auguro che domani pomeriggio si possa sorridere, non dico ridere, ma almeno sorridere: è importante per il pubblico ed è importante per noi. Non è che si può cambiare molto: occorre stare vicini a questi ragazzi”.
GLI UOMINI A DISPOSIZIONE. “Non ci sono giocatori recuperati: saremo gli stessi di Crotone con la panchina che ci darà una mano. Domani metterò in campo una squadra che mi garantisca equilibrio perché dobbiamo andare avanti ma per prima cosa non dobbiamo prendere gol. Non c’è da far tanti ricami in questo momento: c’è da correre e stare vicini. Almiron? Non c’è in questo momento: noi non dobbiamo illudere nessuno. Quando Almiron sarà di nuovo tra i convocati vorrà dire che potrà darci una mano: ma non chiedetemi più di Almiron. A Garufi ho detto bravo: non è un episodio che può portare a giudicarlo.
L’ATTEGGIAMENTO MENTALE. “Quando ci sarà consapevolezza di dover comandare la partita in un certo modo, vedrete un altro Catania. Io non parlo di sfortuna per quello che è successo a Crotone: ci siamo presi questo punto, che adesso, sembra poco ma ci sarà un momento in cui ce lo godremo. Io so solo che domani è una partita difficile contro una squadra che più o meno è nelle nostre stesse condizioni. Io devo far leva sul carattere di questi giocatori: tirando fuori quelle che caratteristiche che ancora nemmeno i tifosi hanno visto”.
L’AVVERSARIO. “Il Pescara ha giocatori in mezzo al campo di alta qualità: c’è un giocatore, Melchiorri, che è fortissimo. Ognuno viene e fa la sua partita e noi dobbiamo essere bravi a fare la partita e conoscere bene l’avversario: grande rispetto per tutti quelli che vengono ad affrontare il Catania ma quello che conta è il nostro atteggiamento”.
