Sant’Agata, “Intitolare |via Sangiuliano a Roberto Calì”

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17 Dicembre 2015, 17:49

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CATANIA – “Bisogna dare alla Salita di via di Sangiuliano un nuovo nome e non può che essere quello di Roberto Calì”. Lorenzo Costanzo, vice presidente nazionale del Cna, nonché componente della commissione dell’Artigianato dei 58 comuni della provincia etnea, lancia una proposta a metà strada tra la provocazione e il tentativo di edificazione di una nuova memoria cittadina capace d’inglobare anche quanto accaduto nel lontano 6 febbraio 2004, quando il giovane devoto Calì morì letteralmente calpestato durante la tradizionale acchianata. “Presumo sia arrivato il momento di dare un segnale forte”, aggiunge l’artigiano catanese che negli ultimi ha affiancato i lavori del Comitato per la legalità nella festa di sant’Agata. “Il mio appello è in primo luogo al vescovo, ma anche al sindaco di Catania, affinché possa dare il via libera all’iter d’intitolazione della via”.

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Oltre la proposta c’è anche la critica in merito alla gestione di una festa che secondo Costanzo deve evolvere verso un maggior ordine. “Credo che sia tutto fermo allo scorso anno”, dice il vicepresidente della Cna. In gioco c’è la proposta lanciata dall’associazione artigiana di concedere ai commercianti delle licenze limitate al 3,4,5 febbraio in modo da arginare il fenomeno dell’abusivismo. “Si tratta di uno strumento che da altre parti d’Italia è già prassi, per questo invito l’amministrazione ad avviare quanto prima un confronto”. Ma la polemica non si ferma qui: “L’anno scorso l’Amministrazione ha voluto tappare la bocca ai torronai – continua Costanzo – non concedendo la tradizionale esposizione di piazza Università a quelli che io definisco dei veri e propri artisti del loro settore. Quest’estate, però, mi duole ricordare, che per una manifestazione sul gelato, è stato concesso il medesimo spazio”.

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17 Dicembre 2015, 17:49

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