Noureddine è morto alle undici. ”Abbiamo sempre detto che le condizioni del paziente erano gravi sin dal primo momento, ma stamattina intorno alle sei la situazione è precipitata a causa dell’ennesima crisi respiratoria, fino al decesso”. La voce un sussurro, il primario di chirurgia plastica del Civico di Palermo, Giuseppe Caputo, ricostruisce le ultime ore dell’ambulante. C’è dolore e sgomento al Civico. C’è Renato Schifani, la visita era programmata. Si raccoglie in cordoglio con i parenti. Infine parla con i giornalisti: ”Il sindaco di Palermo compia una rigorosa indagine amministrativa, sia pur nel rispetto della polizia municipale, e lo faccia con buon senso ed evitando lungaggini burocratiche”. Cinquemila euro dei fondi a disposizione del presidente del Senato saranno devoluti in beneficenza per la campagna di ”Repubblica” e della Onlus Ciss a sostegno dei parenti di Noureddine Adnane.
Accanto al dolore, comincia a crescere la rabbia. “Stiamo assistendo alla latitanza dell’amministrazione pubblica nei confronti di cittadini immigrati che contribuiscono a creare ricchezza in questo Paese – tuona il responsabile immigrazione della Cgil di Palermo Zaher Darwish -. Confermiamo la manifestazione di oggi pomeriggio in piazza Politeama. E’ un oltraggio alla città di Palermo il fatto che un ragazzo possa morire in questo modo”.
