CATANIA – Un’aggressione senza precedenti in pieno centro città. Ieri pomeriggio, intorno alle 17, una ventina di studenti dell’Istituto comprensivo San Giovanni Bosco è stata aggredita brutalmente da alcuni ragazzi nei pressi di Porta Garibaldi. Per uno di loro, un ragazzino di prima media, è stato necessario ricorrere alle cure del Pronto soccorso.
A raccontare i fatti a LivesiciliaCatania è la dirigente scolastica, Veleria Pappalardo, ancora sconvolta per quanto accaduto ai piccoli studenti, in giro per le vie cittadine nell’ambito di un progetto Pon. “E’ la prima volta che accade una cosa del genere – denuncia la preside. E non è possibile che in questa città dei ragazzini che passeggiano di pomeriggio vengano aggrediti con tanta violenza e finiscano in ospedale”.
Spinte, insulti, pallonate: secondo quanto riportato dalla dirigente, è stato necessario l’intervento delle insegnanti e di alcuni passanti per interrompere l’aggressione che, fortunatamente, non è sfociata in tragedia. “Il ragazzo non ha riportato nulla di grave – prosegue la preside – ma è chiaro che una situazione di questo tipo possa avere conseguenze da punto di vista psicologico”. A breve verrà formalizzata la denuncia da parte della mamma del bambino, mentre Valeria Pappalardo presenterà un esposto alla Questura. “Non ci sentiamo sicuri – dice. Non ci sentiamo protetti. Qualcuno deve intervenire”.
Immediata la condanna dell’amministrazione comunale che evidenzia come questa non sia la normalità, ma come occorra alzare l’asticella dell’attenzione verso questi nuovi fenomeni che vedono coinvolti individui sempre più giovani. “Catania non è questa – commenta il vicesindaco e assessore alla Polizia municipale, Marco Consoli. Quanto accaduto è certamente deplorevole e noi non possiamo che solidarizzare con la famiglia dello studente, con la dirigente e con chi è stato vittima di questa aggressione. Cercheremo di capire cosa è accaduto, insieme alle forze dell’ordine – conclude – ma tengo a sottolineare che, grazie al cielo, la città non è questa. Per quanto questi brutti episodi ci impongano una seria riflessione e ci indichino la necessità di non abbassare la guardia”.
Sulla vicenda interviene anche la consigliera della quinta municipalità, Maria Grazia Felicioli. La stessa che da un paio di anni circa sta organizzando nelle scuole del territorio progetti incentrati sulla non violenza, sulla convivenza civile e sul rispetto. “Da due anni parliamo di non violenza e di rispetto – afferma – e continueremo su questa strada perché la questione è culturale e va affrontata con la cultura. All’amministrazione – evidenzia – chiediamo maggiori controlli e maggiore sicurezza, ma è l’idea che il sopruso vinca che va sradicata”.