PALERMO – Zamparini ha posto i paletti e il nuovo Palermo va prendendo forma. Sei o sette nuovi innesti, nessun insostituibile e una squadra che, pur mantenendo lo stesso allenatore, cambierà modulo di gioco. Non c’è l’intenzione di cascare nell’errore dell’anno scorso, quando alla cessione di Paulo Dybala non seguì alcun cambiamento di natura tattica. Se il Palermo senza Dybala non poteva essere lo stesso visto col bomber argentino, la solfa sarà identica con Franco Vazquez nel mezzo. Il nuovo Palermo dovrà dunque essere un Palermo diverso, nei volti e negli schemi, per sopperire alla mancanza di uno dei giocatori di maggior talento mai visti con la maglia rosanero. Il presidente lo sa bene e ha già pronte le prime mosse per invertire la rotta.
Il primo nome è Carlos Embalo: il tira e molla di mercato, come già anticipato, s’è chiuso con un accordo di massima tra l’agente del giocatore e Rino Foschi, che del mercato del Palermo ha preso le redini ben prima di ufficializzare il proprio insediamento in viale del Fante. Contratto rinnovato, sirene tedesche (Stocccarda) e belghe (Anderlecht) allontanate, ma soprattutto nessuna intenzione di fare del giovane guineano una merce di scambio con altri club. Ci sarà un viavai da Palermo a Cesena, ma non con l’esterno classe ’94 nel mezzo, perché il Palermo punta sulla sua crescita per trasformare l’attacco in un tridente, proprio lo stesso modulo con cui il giocare è esploso quest’anno a Brescia. Non sarà Embalo, dunque, il pezzo pregiato della sinergia tra i rosa e il club romagnolo, che avranno di che incontrarsi nel corso di quest’estate.
Renzetti, Ragusa e Ciano da un lato; Cassini, Giacomarro e Bentivegna dall’altro. Tre nomi a testa per inaugurare la riapertura della superstrada Palermo-Cesena, un tragitto interrotto bruscamente con l’addio di Foschi a Palermo nell’ormai lontano 2008 e che dal ritorno del dirigente romagnolo ha di fatto rivisto la luce. I tre nomi bianconeri restano i soliti noti, a cui aggiungere anche quello di Kessie (di proprietà dell’Atalanta), mentre per il percorso inverso si punterà più su ragazzi chiamati a farsi spazio e a trovare minuti importanti in Serie B. Quelli che Zamparini ha apertamente richiesto per Bentivegna, gioiellino del vivaio rosanero, frenato nella passata stagione tra Como e Palermo. Oltre a lui, in Romagna potrebbe arrivare l’ultima chance per Cassini, reduce da un deludente prestito in Croazia, nonché la prima occasione in Serie B per Dario Giacomarro, ex capitano della Primavera di Giovanni Bosi.
Le uscite più importanti, però, sono altre. Per Franco Vazquez l’impressione è che Zamparini abbia intenzione di non dilungarsi oltre il 30 giugno. Galliani ha chiesto di riaggiornarsi tra poco più di una settimana e il Palermo potrebbe pure accontentare quest’ultima richiesta del Milan, unica vera pretendente in Italia per il Mudo (Roma defilata tra vicende legate al fair play finanziario e altri obiettivi). Qualora l’ultimo sforzo dei rossoneri, nel bel mezzo di una bagarre per il cambio di gestione societaria, non dovesse bastare ad accontentare Zamparini, si volerà per Londra. Il Tottenham ha già incontrato il Palermo e ha portato sul piatto l’offerta migliore, seppur ancora inferiore ai venticinque milioni richiesti dal club rosanero. I londinesi potrebbero alzare la posta in palio per chiudere l’affare, evitando così l’arrivo della concorrenza interna. Perché ad oggi, il futuro di Vazquez, è sempre più Oltremanica. Possibile chance lontano da Palermo, in prestito, anche per Nino La Gumina: c’è il Gubbio (neopromosso in Lega Pro) sulle sue tracce.
