Settantadue mazzate alla vetrina | Nel mirino la gioielleria Cipolla

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18 Gennaio 2019, 13:03

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PALERMO – Per un’ora e mezza hanno sferrato colpi di mazza sulla saracinesca e poi sulla vetrina. Settantadue per la precisione, come hanno immortalato le telecamere della videosorveglianza della giolleria Cipolla, a pochi metri da piazza San Domenico e via Roma. Lo storico negozio è stato preso di mira stanotte, all’una e venti, dalla banda che già negli scorsi giorni ha sfondato le vetrate della Rinascente e del negozio di abbigliamento “Navigare”.

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Una scia di casi che fa crescere l’allarme tra i commercianti del centro storico, ancora una volta al centro di una raffica di danneggiamenti che si verificano quasi sempre di notte. “L’allarme purtroppo non è scattato per un guasto al sensore – spiega il titolare della gioielleria, Cristian Cipolla – e non ci è rimasto altro da fare che avvisare la polizia di quanto successo. Ho contato i colpi: sono 72. Quattro persone, tutte con il volto coperto, hanno agito indisturbate per un’ora e mezza, nessuno si è accorto di nulla”.

I malviventi avevano una mazza in mano, hanno sferrato un colpo dietro l’altro, danneggiando prima la saracinesca, poi il vetro blindato. “Stamattina abbiamo già cambiato la saracinesca – spiega la moglie Manuela Monaco -. Il danno è enorme, basti pensare che il nuovo vetro costerà almeno quattromila euro. Ma abbiamo già potenziato il servizio di videosorveglianza, non possiamo permettere che un episodio simile possa ripetersi”. La vetrata presa di mira dalla banda si affaccia su un vicolo, per questo i titolari, specie dopo gli ultimi episodi, avevano già preso precauzioni:“Di notte – prosegue Cipolla – lasciamo accesi i cinque fari. Speravamo facessero da deterrente, ma purtroppo non è stato così”.

Stamattina sul posto è arrivata la polizia, gli uomini della Scientifica hanno effettuato i rilievi per individuare qualche traccia che possa condurre alla banda diventata l’incubo dei commercianti. “Sicuramente – conclude Cipolla – speravano di poter praticare un buco, entrare nel negozio e svaligiarlo, in vetrina c’era merce di poco valore che non sono riusciti a portare via. Sono necessari più controlli in questa zona, ora più che mai. L’area va costantemente monitorata, mi auguri questa banda sia rintracciata il prima possibile”.

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18 Gennaio 2019, 13:03

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