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Sgombero piazza Repubblica, Rifondazione attacca: “Atti non chiari”

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05 Maggio 2022, 13:08

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CATANIA – Gli attivisti di Rifondazione comunista continuano a lavorare sullo sgombero dei senzatetto avvenuto in piazza della Repubblica. Dopo la denuncia presentata alla procura della Repubblica per presunte violazioni dei diritti umani, gli esponenti della sinistra catanese hanno avviato una serie di richieste di accesso agli atti di Palazzo degli elefanti. L’obiettivo è capire perché, nei giorni dello sgombero, le strutture per senza fissa dimora che avrebbero dovuto essere aperte a Catania, in realtà, fossero ancora chiuse.

Già il 21 febbraio 2022 gli attivisti avevano inviato al Comune di Catania due Pec di accesso agli atti. La prima era una richiesta di accesso civico per l’omessa pubblicazione degli allegati su una gara relativa all’accoglienza in due immobili confiscati del territorio comunale, rispettivamente in via Delpino e in via La Marmora. La seconda Pec inviata da Rifondazione riguardava, invece, un accesso generalizzato per ottenere la seguente informazione: “In quale sezione del sito del Comune e in quale data è stato pubblicato l’avviso di gara”.

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“Dopo il dissesto economico, Catania vive anche un dissesto morale“, dice Mario Pugliese, componente dell’esecutivo del circolo Gabriele Centineo di Rifondazione Comunista. Cinzia Colajanni, si è occupata delle richieste di accesso agli atti, aggiunge: “L’aggiudicazione di quella gara avviene a luglio 2021, lo sgombero a marzo 2022. Quindi, quantomeno, l’immobile di via Delpino doveva essere funzionante – spiega – Il giorno dell’intervento in piazza della Repubblica, invece, né quella struttura né quella di via La Marmora, da quanto si è appreso, erano disponibili”.

La gara è stata aggiudicata a Fondazione Èbbene e Croce Rossa Italiana, per l’importo contrattuale di 130mila euro. Il dormitorio di via Delpino è stato aperto il 28 aprile 2022. “L’aggiudicatario – conclude Colajanni – deve fornire mensilmente una dettagliata relazione sulle attività svolte. Pensiamo che la città debba essere informata su cosa fanno gli operatori ai quali si consegna il denaro pubblico”.

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05 Maggio 2022, 13:08

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