Pg, l’insediamento di Scalia:| “Nessuna istituzione è un’isola”

di

04 Giugno 2015, 16:19

1 min di lettura

CATANIA – “Credo di avere un vantaggio per svolgere il ruolo di procuratore – ha dichiarato – l’esperienza che significa saggezza, ponderazione e conoscenza”. Ha esordito così il nuovo procuratore generale di Catania, Salvatore Scalia, in occasione della cerimonia di insediamento di stamattina, all’aula adunanze del tribunale.

Esperienza – è in magistratura dal 1975 –  e idee chiare, quelle che Scalia metterà in campo nella sua gestione, già schedulata per priorità, che il procuratore ha elencato alla platea. A partire dalla personalizzazione dei processi in capo al pubblico ministero, ovvero la necessità che un magistrato segua un procedimento dall’inizio alla fine, passando per l’incentivazione delle avocazioni e per il coordinamento tra tutti gli uffici. Senza dimenticare il coordinamento tra gli uffici e, tra questi e le altre istituzioni.

“Dobbiamo creare rapporti più intensi con gli altri uffici giudiziari – ha affermato – e con le sedi periferiche che hanno pari dignità rispetto a quella centrale”. Rispetto a queste ultime, Scalia è stato categorico: “Dietro ogni numero ci sono persone – ha aggiunto – e noi non possiamo ragionare solo in termini statistici”.

Articoli Correlati

Oltre al coordinamento tra gli uffici, anche altre le priorità tracciate dal neo procuratore, tra cui la questione della sicurezza e la necessità di fronteggiare l’emergenza immigrazione. “In questo paese e in questo momento nessuna istituzione é un’isola – ha continuato – ad esempio, i problemi di sicurezza al Palazzo di giustizia non sono così differenti da quelli dei cittadini per quanto riguarda le strade. Penso che le cose si possano risolvere con il colloquio fitto”. E, riguardo l’immigrazione: “Non si può pretendere – ha concluso – che questo distretto affronti la situazione con pochissime forze”.

 

Pubblicato il

04 Giugno 2015, 16:19

Condividi sui social