Politica

Siccità: quelle polemiche scritte sull’acqua, mentre la Sicilia ha sete

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30 Luglio 2024, 12:13

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Ci sono i fatti e ci sono le parole. I fatti raccontano che la Sicilia sta affrontando una siccità in forma di calamità naturale, se non di piaga biblica. Una eccezionale arsura ha trovato una pluriennale e strutturale incapacità, dando luogo a una sofferenza immane. L’impegno del governo regionale c’è, anche se si è arrivati alla chiamata incruenta alle armi soprattutto in corso d’opera. Ora, servono risultati decisivi che, al tempo stesso, blocchino l’urgenza e programmino il futuro.

E poi ci sono le parole che descrivono la situazione. Il presidente Schifani, in una intervista a ‘Radio Anch’io’, ha detto: “Ho trovato una situazione disastrosa. Non trovo laghetti, trovo dighe completate e mai collaudate, altre non sono state mai pulite e in profondità per dieci metri c’è sabbia e quindi il volume di acqua si riduce moltissimo. Ma non voglio fare processi ai miei predecessori. Non vado in ferie da un anno e mezzo. I miei assessori e il capo della protezione civile Salvatore Cocina, che ringrazio, stanno lavorando pancia in giù”.

Le polemiche sulla siccità

A distanza, nel dibattito all’Ars, la replica del vicecapogruppo del Pd, Mario Giambona:Mentre la Sicilia muore di sete, Schifani e la sua maggioranza rimangono sordi al grido di dolore degli operatori agricoli e zootecnici messi a dura prova da una siccità prevedibile dove il governo Meloni non è ancora pervenuto”.

La ‘disfida sul turismo’

Un batti e ribatti che si è già verificato sul turismo, nell’esigenza di non danneggiare un settore delicatissimo. Lo stesso Schifani ha bollato come ‘fake news’ le cronache sulle presunte fughe di visitatori dalla Sicilia.

Un’opinione confortata dalle parole di Nicola Farruggio, vicepresidente di Federalberghi Sicilia: “Stiamo vivendo una stagione turistica che, al netto delle criticità ataviche, sta proseguendo in maniera positiva, senza cancellazioni per le strutture principali. Solo qualche disdetta per qualche piccola attività privata”.

Parole e fatti

E’ perfino logico che, in calce a una questione tanto emergenziale, le parole abbondino. Rientra nei meccanismi della politica, con la sua fisiologia, e non c’è niente di strano. Oltretutto, ci sono spiegazioni che devono essere fornite.

Premessa a parte, sarà necessario tenere presente che, in questo momento, occorre una straordinaria e comune risposta al problema della siccità, senza troppi calcoli, senza stare a pensare al ritorno di immagine. Servono risposte concrete e soluzioni vere, non contrattacchi e difese d’ufficio.

Per la Sicilia che muore di sete sarebbe un beffardo paradosso avere pure a che fare con la sostanza effimera di polemiche scritte sull’acqua.

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30 Luglio 2024, 12:13

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