MILANO – “E’ stato trovato un accordo su Palermo, per la presidenza della Regione si vedrà dopo. Su Musumeci restano molte resistenze sul territorio”. Così, Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore di Forza Italia, sulle colonne del “Corriere della Sera”, che ha commentato anche l’attuale fase che sta attraversando il governo Draghi. “Ora il governo è più forte. E’ un bene per tutti”. #LIVEPALERMO2022 – SEGUI LO SPECIALE
Patrimoniale esclusa
“Il testo del governo era scritto in modo che in futuro qualcuno avrebbe potuto mettere nuove tasse sulle case”, ma “adesso grazie a noi, emergerà il sommerso, si pagheranno le tasse su quello e i Comuni potranno anche abbassare l’Imu. Un grande successo per tutti”. Tajani però non vuole che quella della tassa sulla casa sia identificata come una battaglia identitaria, piuttosto come una “cosa di buonsenso”. Ora quindi, secondo il vicepresidente Azzurro, il governo dovrà procedere su questa strada, anche se “servirà un nuovo scostamento di bilancio.
Nessun partito unico
“Nessuna fusione, nessun partito unico” con la Lega, invece, “siamo alleati, ma distinti”, confermando che nei prossimi giorni ci sarà un vertice tra tutti i partiti del centrodestra. A livello di politica estera, per Tajani è giusto che Draghi manifesti la sua fedeltà all’Alleanza Atlantica e all’Unione Europea e che l’Italia invii le armi all’Ucraina. Infine, a proposito della Sicilia, Tajani ha spiegato che