13 Settembre 2022, 17:59
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Castellammare del Golfo (TP) – Lo stile itinerante di “Ciavuri e Sapuri” è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. L’Agroalimentare Siciliano che rappresenta il top della Sicilia è sbarcato nel cuore pimpante di Castellammare del Golfo per tre serate che, domenica 11 settembre, sono volte al termine, nel piazzale Stenditoio, tracciando code nutrite anche di turisti stranieri. L’appuntamento “Ciavuri e Sapuri – Seconda edizione”, targato Cna – Confederazione Nazionale Artigianato e PMI Sicilia a braccetto con l’Agroalimentare, ha portato diciassette aziende incisive ed originali, grazie alle loro peculiarità, all’utenza con l’approccio e l’impatto delle degustazioni: “Se la Montagna non va da Maometto, Maometto va alla Montagna,” ed è con lo stesso principio che la Cna ha sostenuto questa scommessa contro le ripercussioni del Covid – 19 sulle imprese e di una guerra in corso che produce il caro energia. Il sito turistico trapanese è apparso la soluzione folgorante per questo periodo che, come dice il Sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Rizzo, “è più tranquillo e gestibile rispetto a quello dei 60mila avventori che arrivano ad agosto”. La manifestazione “secondo round”, coadiuvata nell’assetto costruttivo da Eurofiere Srl, è nata sotto il segno di alcune novità, dopo quella liparota svoltasi nel porticciolo di Marina Corta: si è preferito restringere il campo su due zone di provenienza (palermitana e trapanese) e parte dell’agrigentino per notare ancora meglio le caratteristiche tradizionali tra l’una e l’altra protagonista della produzione siciliana; poi si è sviluppato un incontro a cura della Cna, dove a snocciolare riflessioni interessanti sono stati relatori autorevoli nello scenario stupefacente della Lega Navale Sezione di Castellammare. Ad associarsi negli angoli delle imprese, anche lo staff di Lega Navale per la Sezione di Castellammare del Golfo e di Cna. A spendersi e garantire il patrocinio è stata l’Istituzione comunale di Castellammare del Golfo con la sua accoglienza nella persona del Sindaco Nicolò Rizzo e dell’Assessore al Turismo e alla Cultura Maria Tesè mentre il Governo Siciliano subentra con un suo contributo, tramite l’Assessorato alle Attività Produttive. Per quel che concerne la discussione che si è tenuta sabato 10 sulla ripresa dell’agroalimentare, riferiamo alcune dichiarazioni salienti. Dalla voce del vicepresidente vicario di Cna Sicilia Giuseppe La Vecchia: “Come Organizzazione di Categoria ci occupiamo di far sì che le esigenze delle aziende giungano sul tavolo delle istituzioni affinché queste si impegnino per soddisfarle. Noi siamo una colonna che resiste per gli imprenditori, una cassa di risonanza come lo è stata anche questa manifestazione sotto il profilo della visibilità e dei contatti”. Per il presidente di Cna provinciale di Trapani Giuseppe Orlando l’evento ha assunto più valenza perché inneggia all’Agroalimentare e lo fa con il vigore dello spostamento, della scoperta dei luoghi, delle spiagge e anche dei monumenti più belli. Si osservano i prodotti della nostra Isola e le potenzialità di certificarli con le denominazioni ma si osservano anche sotto il profilo culturale e turistico per ampliare a tutto l’anno la richiesta di visite nei loro territori. Anche il Presidente della Lega Navale locale Giuseppe Stabile ha voluto ospitare questo approfondimento ricordando quanto la sua realtà sia presente nelle scuole e con i diversamente abili e chi ha svantaggi sociali. Il Sindaco di Castellammare del Golfo Rizzo ha mostrato il suo compiacimento per il fatto che il suo centro sia cresciuto molto in questi ultimi anni e che questo periodo sia favorevole per ricevere turisti e operatori. “Ci vuole maggiore puntualità nella presentazione dei progetti perché si rischia di perderli e si deve pressare sull’indirizzo del mare”. Enzo Munna – il presidente della Fondazione “Emporium del Golfo” ha parlato della convenzione siglata con la Cna anche con l’Istituto Tecnico Caruso di Alcamo per divulgare le dinamiche dell’agroalimentare e creare tecnici specializzati – i quadri intermedi tra il diplomato e il laureato. Infine, un’intesa con l’Università di Palermo per fungere da appoggio alla carriera accademica e uno stanziamento del Comune di Castellammare. Il Coordinatore di Cna Sicilia Agroalimentare Tindaro Germanelli ha sottolineato che “con il Pnrr si deve potenziare, rinnovare, professionalizzare e meccanizzare sul tema dell’Agroalimentare. La volontà di far nascere due edizioni di Ciavuri e Sapuri in un trimestre è proporzionale all’aumento dell’agroalimentare che si attesta come la spina dorsale della Sicilia”. La responsabile nazionale Cna Impresa Donna Mariella Triolo ha rilasciato la sua opinione sulla difficoltà per la “quota rosa” di fare impresa e di essere riconosciuta dallo Stato e sui ruoli multipli da mantenere in questa società. In platea, anche il Segretario di Cna Trapani Francesco Cicala ed altri dirigenti. Apici consolidati e di riferimento: per Cna Sicilia il Segretario regionale Piero Giglione e per Cna Palermo il Segretario provinciale Pippo Glorioso. A coltivare le relazioni per questa specifica rassegna con le aziende è la componente di Cna Palermo, Roberta Nanfa.
“Ciavuri e Sapuri – Seconda Edizione” intende fortificare questa predisposizione a cercare il meglio dell’artigianalità regionale e a decantare le piccole – grandi storie di tutti i giorni di questi produttori, allevatori e “trasformatori” che hanno scrupolo e vezzo di elaborare dei frutti di nicchia. Vogliamo ricordare i partecipanti che hanno impreziosito Castellammare del Golfo con la loro bravura e hanno ringraziato nella loro umiltà per l’alternativa offerta: “Azienda Sixilia” di Marsala con la formula di un amaro che ha parecchio da dare; “Aura” – Piana degli Albanesi, nel palermitano per le specialità dolci da forno quali i biscotti e i cannoli con la ricotta di pecora; “Blu Ocean” – Casteldaccia (PA) per le conserve ittiche; “Bruno Ribadi” con il suo birrificio di Cinisi, che estende il suo raggio d’azione agli amari e alle gelatine; Rosolino D’Ambra – Azienda Agricola D’Ambra, dalla provincia di Palermo, ha il “culto della melagrana” che compare nei liquori ma crea anche marmellate e creme spalmabili e lenticchie; “Azienda Agricola Doria Nicola” da Calatafimi Segesta (TP), ha messo in mostra rosolio, farina, pasta e fichi d’india; “Feudo Mondello” da Monreale, con la pasta secca dal grano duro macinato a pietra, sorprese per il 2023 e una numerosa famiglia di pastai; “Il Filo Tropicale” azienda agricola di Scianna Caterina punta alle prelibatezze della frutta esotica; “Laudicina Vito” con i condimenti del territorio di Petrosino (TP), specialmente aceti balsamici ad alto invecchiamento; “Officine Kaggiotto” – Palermo, con l’olio extravergine di oliva che si ispira al “filo dorato” della zona di Piana degli Albanesi; “Cantine Settesoli” Menfi (AG); Cantine Tola (PA); “La sfoglia d’Oro” – Castellammare del Golfo (TP) , il cui titolare da oltre 40 anni lavora la pasta fresca e secca; da Valderice (TP) Antonio Spezia con gli oli e conserve ed una novità per avvicinarsi ai gusti dei bambini cioè il ketchup a base di pomodoro nostrano e “Tonno e Sicilia” di Prestigiovanni Alberto con le conserve ittiche; “Termini Antichi Grani” da Castelvetrano (TP); “Gusto e Gusto” di Maria Triolo con olio e sale affumicati.
La compagine di “Ciavuri e Sapuri” è propensa al “to be continued …” come nelle serie TV di tendenza che si rispettino. Ma intanto Cna affianca i conduttori di azienda dell’Agroalimentare con esperienze che possono spalancare nuovi orizzonti con l’Estero.
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13 Settembre 2022, 17:59