06 Gennaio 2022, 06:14
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PALERMO – “Ci sono imprese con il 20% della forza lavoro a casa in quarantena”, dice il presidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno. Si tratta più di persone entrate a contatto con un positivo al Covid che non di contagiati dal virus. C’è un tema sociale (ed economico) da affrontare oltre a quello sanitario. Le imprese pagano lo scotto delle regole della quarantena, ancora oggi che sono cambiate.
Dal primo gennaio niente più quarantena, ma solo autosorveglianza, per chi ha avuto un contatto con una persona positiva, ma è asintomatico e ha ricevuto la dose booster o ha completato il ciclo vaccinale nei 4 mesi precedenti. Si deve, però, indossare la mascherina Ffp2 per almeno 10 giorni e osservare un periodo di auto sorveglianza di 5 giorni.
Chi è vaccinato da oltre 4 mesi, qualora sia asintomatico, deve fare una quarantena di 5 giorni. Giorni che salgono a 10 qualora si tratti di soggetti non vaccinati.
Ferie saltate e ritardi nelle consegne: non sono stati giorni facili. Per il leader degli industriali siciliani la speranza è che i prossimi siano migliori. Bongiorno non ha dubbi su cosa servirebbe: “Io sono per l’obbligo vaccinale, altrimenti non ne usciamo più”.
Anche perché, come nel resto del paese, anche nelle imprese bisogna fare i conti con “il problema dei no vax. Ecco perché sono per l’obbligo vaccinale, e per tutti, e il green pass rafforzato per lavorare nel pubblico e nel privato. Finalmente sarebbe una certezza e si tornerebbe a lavorare con la serenità necessaria”. Senza dimenticare che il green pass non rafforzato ha “costretto le imprese a seguire una burocrazia che ha rallentato il nostro lavoro, a cui vanno aggiunti i ritardi delle Usca che si trovano a gestire migliaia di casi a domicilio. Il sistema è andato in tilt”.
Nelle ore successive alla chiacchierata con Bongiorno il governo ha emesso un nuovo decreto che contiene sostanzialmente l’obbligo vaccinale per gli over 50 fino al 15 giugno. La norma prevede, a partire dal 15 febbraio, il super green pass sul posto di lavoro per chi ha compiuto 50 anni e da subito (ovvero dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale) l’obbligo di sottoporsi alla somministrazione del vaccino per chi ha superato la soglia dei 50 anni e non lavora. Per chi rifiuta di vaccinarsi sanzione amministrativa di 100 euro.
Per gli over 50 che si presenteranno sul posto di lavoro senza certificazione verde rafforzata è prevista una sanzione da 600 euro a 1500 euro.
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06 Gennaio 2022, 06:14