Sicilia, boom di contagi e reparti affollati: allarme no vax

Sicilia, boom di contagi e reparti affollati: allarme no vax

Ricoveri, 118 e tamponi. Cosa sta succedendo. Cosa cambia nel tracciamento per positivi e negativi.

Alla fine, nella mutevolezza del Covid, il punto fondamentale non cambia. Sono i non vaccinati – specialmente i no vax, refrattari a ogni evidenza scientifica – il problema principale, mentre si raccontano il boom dei contagi e i reparti affollati. Sono loro a occupare i posti più delicati negli ospedali. “A Palermo abbiamo una ventina di pazienti in terapia intensiva – dice il commissario per l’emergenza, il dottore Renato Costa -. Sono quasi tutti senza lo scudo del vaccino. E’ incredibile, ma è ancora così”. E’ un paesaggio che offre una sensazione di profonda amarezza, soprattutto per il dolore non necessario che conduce a esiti tragici.

‘Gli ospedali reggono’

“Le strutture ospedaliere per ora reggono – continua il commissario -. Non siamo messi malissimo, anche dal punto di vista del controllo. Ci sono circolari ministeriali che ci aiutano, perché adesso possiamo liberare i vaccinati che si negativizzano con il tampone rapido e possiamo accertare la positività di un soggetto sempre con il rapido, senza la conferma del molecolare. I dati sono impressionanti: ieri abbiamo tracciato il venticinque per cento di positivi. A Palermo abbiamo circa duecentoventi ricoveri ordinari e quei venti che dicevo in rianimazione. Se i numeri cresceranno, apriremo altri posti letto, con necessarie ricadute sulle altre patologie. Pure per questo invitiamo le persone a vaccinarsi, per non ingolfare la nostra Sanità”.

La variante Omicron

Omicron, sempre secondo i dati dell’Ufficio del Commissario di Palermo, è ormai al settantacinque per cento. “Noi, come ho più volte ripetuto – spiega Costa – dobbiamo augurarci, quasi quasi, che si diffonda, perché è una variante molto meno virulenta che può aiutarci a toccare, se non a raggiungere totalmente, l’immunità di gregge”.

“Non vaccinati, restate a casa”

La dottoressa Tiziana Maniscalchi, direttore del pronto soccorso Covid dell’ospedale ‘Cervello’, ieri ha lanciato il suo appello sui social: “Polmoniti gravissime con poche speranze di sopravvivere in pazienti non vaccinati anche senza altre patologie…. È veramente un peccato suicidarsi così. È un peccato sfibrare il nostro sistema sanitario per logiche irrazionali… Già quasi 200 ricoverati all’ospedale ‘Cervello’. Cari non vaccinati, in questo momento state a casa per evitare di contrarre un’infezione che per voi sarebbe con ogni probabilità mortale. E voi vaccinati provvedete alla terza dose che protegge e rende la malattia ‘sopportabile’”. Detto da chi conosce profondamente la guerra del Covid, dovrebbe fare riflettere quelli che si ostinano a non proteggersi. Altro dato: alla Terapia intensiva dell’ospedale ‘Cervello’ i non vaccinati sono dodici su tredici ricoverati.

Palermo, Trapani, Catania

Anche a Catania c’è il pienone dei contagi, come abbiamo raccontato qui. Viviamo una fase delicatissima, come dimostra ulteriormente la quantità di interventi per Covid del 118, tra Palermo e Trapani, sulla media di una quarantina al giorno, con una crescita che preoccupa molto. Possiamo sperare che in un futuro non lontano il Coronavirus sia una influenza normale? Niente lo vieta. Ma siamo sempre in trincea.


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