PALERMO – Stanno arrivando sulla Sicilia e sul basso Tirreno la sabbia e le polveri sahariane. Questo comporterà un aumento delle concentrazioni di PM10, con valori che superano in alcune aree i 100 µg/m³, ben oltre il limite giornaliero di 50 µg/m³ fissato dalla normativa europea per la tutela della salute pubblica. Contengono spesso particelle di metalli, sostanze irritanti e altri inquinanti, per cui rischiano di essere nocivi.
Le condizioni meteo
Lo affermano le elaborazioni del servizio europeo Copernicus. Accade in concomitanza con il nuovo vortice ciclonico sul Mediterraneo occidentale. Un fenomeno che dovrebbe crescere durante la notte. Secondo quanto trapelato, in sostanza, il picco dovrebbe essere durante la notte, per via dei vortici depressionari, che potrebbero favorire un maggior trasporto in quota di queste polveri.
Sabbia e polveri sottili: i rischi
Secondo gli esperti, in pratica, le sabbie sahariane rischiano di portare polveri sottili e particelle pericolose, capaci di spostarsi nell’aria per migliaia di chilometri e di provocare problemi alla salute umana. Penetrano nell’organismo tramite l’inalazione.
Rischiano di provocare disturbi di vario genere, i cui sintomi vanno dalla tosse al bruciore agli occhi, mal di gola, affaticamento e sensazione di oppressione toracica o affanno. Inoltre, in caso di persone che abbiano già dei disturbi di carattere respiratorio come asma o bronchite, rischiano di aggravare le condizioni di salute.
Arriva la sabbia in Sicilia, i consigli degli esperti
Secondo gli esperti, le categorie più vulnerabili sono quelle dei bambini e degli anziani, che hanno maggiore sensibilità all’apparato respiratorio e immunitario. Viene suggerito di evitare le attività all’aperto quando c’è più vento o caldo.
Indossare delle mascherine FFP2 o simili, inoltre, può aiutare per la prevenzione. Si suggerisce inoltre di proteggere gli occhi e controllare la qualità dell’aria monitorandola, con l’ausilio di fonti ufficiali. Questo nonostante si tratti di un fenomeno naturale, intensificatosi a seguito del riscaldamento globale.