Nuovo rinvio. L’assegnazione delle deleghe ai dodici assessori chiamati a far parte del Lombardo bis era attesa per ieri. Tre giorni fa, il presidente della Regione aveva annunciato: “Entro venerdì pomeriggio mi sarò fatto un’idea e definirò tutto”. Invece, il capo del governo regionale sta prendendo ancora tempo. A Roma, ha incontrato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ed un nuovo vertice al quale dovrebbero partecipare le varie anime del Pdl si dovrebbe svolgere lunedì, sempre nella capitale.
Nel frattempo, nella politica siciliana si accendono nuovi fuochi di guerra. Alla Provincia di Palermo, il capogruppo dell’Mpa, Francesco Miceli, annuncia l’apertura di un nuovo fronte di scontro.
“Le parole di alcuni leader dell’Udc che vorrebbero ‘sottoporre ad esame’ il ruolo e il comportamento del Movimento per l’autonomia alla Provincia di Palermo appaiono una provocazione – sostiene Miceli – Non ci preoccupano né esami né eventuali mutamenti politici, siano essi di maggioranza, di minoranza o di opposizione”.
Il capogruppo di Palazzo Comitini sottolinea che alla Provincia “l’Mpa ha seguito, fino ad oggi, una linea di coerenza politica ed in molti casi è stato determinante, ad esempio nell’accelerazione dell’approvazione della Esco energy”. Armonia che oggi si sarebbe spezzata. “Dobbiamo registrare – continua Miceli – che non si è dato seguito ad importanti proposte deliberative da noi avanzate, nei settori dei beni culturali e della formazione. A questo punto è necessario che, ad un anno dall’insediamento, si faccia tutti insieme un primo bilancio, in un ottica di sereno e proficuo confronto fra e con i partiti della coalizione. In quella sede proporremo strategie efficaci e necessarie per rilanciare l’attività, a partire, se necessario, dalla ridiscussione delle deleghe assessoriali”.
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