Palermo, silenzio temporaneo | Quando Giammarva difese i conti

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18 Novembre 2017, 17:00

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PALERMO – Silenzio assoluto – per ora – in casa rosanero. Si tenta, invano, di avere un commento alla notizia dell’istanza di fallimento presentata dalla Procura del capoluogo siciliano.

Dopo avere per mesi respinto ogni accusa e difeso la trasparenza economica del club, Maurizio Zamparini non risponde al cellulare. Il patron rosanero, però, sta preparando un comunicato che a breve dovrebbe apparire sul sito ufficiale del Palermo.

Silenzio anche da parte di Giovanni Giammarva, voluto dal patron friulano e nominato lo scorso 31 ottobre dal Consiglio di amministrazione per ricoprire l’incarico di presidente. Scelta, quella ricaduta sul commercialista, apparsa come una sorta di sigillo di garanzia che Zamparini ha voluto apporre sulla società di viale del Fante. Giammarva, infatti, oltre a essere genero di Maria Falcone, è un professionista stimato che ha lavorato con il Tribunale di Palermo, su incarico delle sezioni civile, fallimentare e misure di prevenzione. 

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Si ritrova a guidare una società, la cui gestione era già finita sotto inchiesta e su cui ora pende un’istanza di fallimento. Un’istanza che va nella direzione opposta alle parole pronunciate da Giammarva il giorno della sua nomina: “Ho avuto modo nei mesi scorsi di verificare a lungo i bilanci della società e posso affermare consapevolmente che il Palermo Calcio ha tutte le carte in regola per affrontare qualsiasi esame e continuare al meglio un percorso vincente”.

Bocche cucite, in attesa di nuovi sviluppi.

 

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18 Novembre 2017, 17:00

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